Lettera di Sel ai candidati alle primarie del centro sinistra monzese

3 gennaio 2012 | 22:00
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Lettera di Sel ai candidati alle primarie del centro sinistra monzese

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Sinistra Ecologia Libertà ai candidati alle primarie del centro sinistra monzese

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Sinistra Ecologia Libertà ai candidati alle primarie del centro sinistra monzese

Per Sinistra Ecologia Libertà le elezioni comunali del 2012 a Monza devono condurre il centro sinistra alla guida della Città. Si tratta di dare a Monza la stessa possibilità di cambiamento avvenuta a Milano con la vittoria del Sindaco Pisapia.

Una nuova stagione politico-amministrativa a Monza capoluogo della Brianza e terza città della Lombardia, una vittoria elettorale contro il centrodestra brianzolo, sarebbe un grande segnale positivo.

In questa prospettiva, Sinistra Ecologia Libertà ha da sempre ritenuto che le primarie fossero uno strumento efficace per avviare questa nuova fase, a condizione che non diventassero un teatro di guerra fra i partiti del centro-sinistra, o un palcoscenico per private esibizioni autoreferenziali. La scelta delle primarie nasce dalla esigenza di rilegittimare la politica mettendo in discussione il ruolo dei partiti, alla cui centralità si sono ridotte le campagne elettorali. Le primarie Monzesi per la scelta del candidato sindaco di coalizione sono l’occasione per far rinascere la passione per la politica in una Monza sfiduciata da cinque anni di malgoverno.

La decisione di Sinistra Ecologia libertà di scrivere una lettera aperta non è casuale, ma finalizzata a ricercare il confronto con i candidati in maniera trasparente, partecipata, non contrattato nelle sedi di partito.

Per primo chiediamo ai candidati un impegno costante per una maggiore unità in tutto il centro sinistra. Stare uniti nel centro sinistra è una condizione per il cambiamento, starci solo per una autoaffermazione elettorale è strumentale e dannoso.

Le candidature devono essere un impegno di servizio in grado di rappresentare un disegno generale di cambiamento e di novità anche personale per tutta la coalizione e per la città. Chiediamo a chi si presenta di essere interessato alla innovazione e al cambiamento. La politica ha necessità di rinnovarsi cercando una relazione diversa con la città, i cittadini, le associazioni, i partiti. La politica deve tornare ai cittadini.

Sul metodo di governo della Città chiediamo di dar vita ad una regolata e continuata partecipazione popolare alle scelte dell’amministrazione comunale, una nuova democrazia. Dobbiamo dare alla politica un carattere più laico, evitare lo scontro tra filosofie ma discutere di modi diversi per risolvere i problemi sapendo scegliere il meglio.

Il Sindaco del centro sinistra deve saper realizzare una rete di scambi proficui con l’associazionismo Monzese ed i cittadini, includere anche le periferie nella vita cittadina con un rinnovato sistema di decentramento partecipativo. Come si rappresentano le idee e bisogni, (tanto più per chi non ha voce e potere) è il cuore della gestione amministrativa di una grande città, la scommessa per la sua rinascita.

Difendere i beni comuni del nostro territorio (acqua, parco/villa, ciclo dei rifiuti) deve costituire l’orizzonte strategico e di contenuto che guidi la nuova amministrazione.

Siamo per una Città dei diritti civili dove le persone si sentano “cittadini”, dove si realizzino i principi di eguaglianza e di laicità. Dove si garantiscano i soggetti troppo spesso dimenticati dall’azione comunale: le bambine e i bambini, gli adolescenti, le famiglie plurali, i cittadini immigrati.

Fermare il consumo del territorio è una necessità. Il suolo pubblico non può essere nuovamente devastato.

Monza deve essere più bella e verde, deve saper vivere in spazi urbani e pubblici curati, in quartieri che sono Paesi e non Periferie; garantire una mobilità sostenibile significa meno traffico , aria pulita, meno rumore, spazi pubblici restituiti ai pedoni e sicurezza nelle strade.

Le politiche sociali non sono un costo ma un investimento e per questo non possono essere quelle più subordinate a logiche di bilancio, la loro azione tocca infatti bisogni e diritti fondamentali. Occorre valorizzare le strategie pubbliche di lettura dei bisogni superando la logica frammentaria dei buoni Voucher..

Chiediamo un impegno per la scuola e l’educazione pubblica strumento fondamentale per la formazione del cittadino e per la crescita della Città.

Il Comune, l’ente pubblico deve essere vicino e aperto ai cittadini. I lavoratori devono essere parte attiva della trasformazione: occorre impiegare bene le risorse pubbliche e valorizzarle, superando la precarizzazione del lavoro nell’ente.

Il tema della sicurezza deve essere sottratto alla cultura della paura e della divisione dei cittadini, e valorizzato come insieme di attività che rendano più vivibile il territorio.

E non per ultimo chiediamo attenzione al tema della legalità, al contrasto delle organizzazioni criminali per impedirne l’infiltrazione nel tessuto economico, politico e civile della città. Legalità intesa anche come recupero di un’etica della politica come servizio alla città.