Omicidio Vimercate: la Procura in attesa dei tabulati e dei test dei ris

Sono giorni di attesa per la magistratura e gli investigatori che lavorano al duplice omicidio di Antonio Campanini e Azucena Moreno Laino, gli 80enni trucidati con un colpo alla testa la notte del 5 gennaio scorso, che aspettano con ansia i risultati dei test effettuati dai Ris di Parma ma, soprattutto, quelli dei tabulati telefonici delle vittime e le tracce rilevate dalle celle telefoniche al momento dell’assassinio.
Sono giorni di attesa per la magistratura e gli investigatori che lavorano al duplice omicidio di Antonio Campanini e Azucena Moreno Laino, gli 80enni trucidati con un colpo alla testa la notte del 5 gennaio scorso, che aspettano con ansia i risultati dei test effettuati dai Ris di Parma ma, soprattutto, quelli dei tabulati telefonici delle vittime e le tracce rilevate dalle celle telefoniche al momento dell’assassinio.
Chi è perché ha ucciso la coppia di anziani, è ancora un giallo. Un mistero che il Sostituto Procuratore della Repubblica Vincenzo Nicolini, titolare del fascicolo, e i carabinieri del Nucleo Investigativo di Monza comandati dal Colonnello Michele Piras sono però determinati a risolvere. Si scava in qualsiasi direzione possibile, tra i familiari e gli amici, tra le frequentazioni della coppia e nell’ambiente lavorativo del costruttore.
Unire tutti i tasselli del difficile puzzle, potrebbe risultare più semplice con l’ausilio di dati inconfutabili alla mano, come ad esempio i tabulati telefonici delle vittime e la memoria delle celle telefoniche. Le tracce lasciate dai telefoni cellulari al momento dell’omicidio infatti, potrebbero collocare esattamente il killer nella villetta di Via Adige e svelare la sua identità.