Presepe vivente di Agliate. Un’ora di coda per visitare il bambino

Quasi 12 mila visitatori in un unico pomeriggio e circa 200 comparse, questo il dato che descrive la 36° edizione del Presepe vivente di Agliate. Ad aprire la rappresentazione un quadro dedicato al tema della famiglia, nell’anno in cui il Santo Padre è atteso a Milano per la Giornata Mondiale.
Quasi 12 mila visitatori in un unico pomeriggio e circa 200 comparse, questo il dato che descrive la 36° edizione del Presepe vivente di Agliate. Ad aprire la rappresentazione un quadro dedicato al tema della famiglia, nell’anno in cui il Santo Padre è atteso a Milano per la Giornata Mondiale.
La scena è stata incentrata sulla famiglia Martin, coniugi beatificati nel 2008 per il miracolo sul
monzese Pietro Schilirò. «Abbiamo fatto questa scelta per l’esemplarità dei suoi protagonisti e per la
vicinanza del miracolo al nostro territorio – commenta Enzo Gibellato, uno degli storici
organizzatori – Abbiamo avuto l’occasione di stare con la famiglia del piccolo Pietro e così il
Presepe è diventato per i suoi volontari l’occasione di fare reale esperienza della vicinanza di Dio,
iniziata con la nascita di questo Bambino». Ne è scaturita una scena d’apertura di 9/10 minuti che ha
particolarmente colpito i visitatori tanto da farla ripetere 22 volte ai ragazzi del liceo Don Gnocchi
di Carate e dell’Isa di Giussano che si sono prestati come attori.
«L’aspetto più significativo è che le persone che vengono al Presepe raggiungono Agliate, cercano
un posteggio scomodo e lontano, accettano il freddo di un pomeriggio di dicembre e attendono
pazientemente più di un’ora pur di salire a visitare la grotta con il Bambino e la Sacra Famiglia –
commenta Gibellato – È questo il cuore della Sacra Rappresentazione, non una passeggiata tra
scene esteticamente piacevoli, ma l’immedesimazione con un Fatto accaduto nella storia».
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