Cesano Maderno. Centri anziani ai ferri corti con l’amministrazione

I centri anziani di Cesano Maderno rischiano la chiusura. Se non si troverà l’accordo tra i soci e l’amministrazione comunale per quanto riguarda il pagamento di affitto e bollette le cinque sedi cittadine potrebbero interrompere le loro attività. Motivo del contendere gli oltre 8mila euro di affitto chiesti all’associazione dal Comune, a cui si aggiungono le spese per pulizie, Tarsu, canone Rai per un totale di 28mila euro.
I centri anziani di Cesano Maderno rischiano la chiusura. Se non si troverà l’accordo tra i soci e l’amministrazione comunale per quanto riguarda il pagamento di affitto e bollette le cinque sedi cittadine potrebbero interrompere le loro attività. Motivo del contendere gli oltre 8mila euro di affitto chiesti all’associazione dal Comune, a cui si aggiungono le spese per pulizie, Tarsu, canone Rai per un totale di 28mila euro.
«Siamo disposti a pagare ma non così tanto, i soldi che ci vengono chiesti sono troppi – ha spiegato il presidente, Felice Ricci – Se non riusciremo a trovare l’accordo consegneremo le chiavi in Municipio. È compito dell’amministrazione comunale prendersi cura degli anziani e noi non vogliamo fare gli esattori che vanno a riscuotere denaro dai loro iscritti per darlo al Comune».
In precedenza ci sono stati incontri tra le due parti, associazione e amministrazione, ma non si è mai raggiunta l’intesa. «Dopo averci riuniti a un tavolo per esplicare le nostre richieste sembrava fossimo riusciti a trovare l’accordo, ma durante l’ultimo colloquio il Comune si è rimangiato quello che ci aveva detto. Siamo delusi».
La situazione ora è bloccata in attesa dell’elezione in primavera del nuovo sindaco. «Vogliamo ripartire da zero», ha affermato il presidente dell’associazione anziani. E ha concluso: «Se non riuscissimo a trovare l’accordo sarebbe una bella rogna per l’amministrazione: voglio vedere a mettere in strada tutti questi anziani».
Il Comune, attraverso una nota firmata dal commissario straordinario, Adriana Sabato, ha spiegato che è stato chiesto «così come a tutte le altre associazioni del territorio e secondo i criteri fissati dal regolamento comunale vigente, un contributo che fosse in linea con il numero e la dimensione delle sedi: 8.390 euro l’anno da suddividere tra i circa 1700 anziani». Questo il motivo per cui, si legge nel comunicato, «nonostante tutti gli sforzi e le valutazioni effettuate, l’Amministrazione non è grado di coprire con l’esigua somma richiesta anche le uscite legate all’uso degli ambienti». Tuttavia il Municipio ha confermato il proprio intento e la disponibilità «a continuare il dialogo, pur nell’ esigenza di garantire pari trattamento alle associazioni e rispetto dei vincoli di bilancio».
Foto: archivio MB News