Dalla Brianza a L.A.: «Lupo della notte» trionfa al Los Angeles Movie Award

Il protagonista è nato a Monza, ma abita a Peregallo. «Sono brianzolo da sempre», scherza. E brianzole sono anche molte delle locations usate per le riprese di «Lupo della notte», action indipendente targato MB premiato con ben tre riconoscimenti al Los Angeles Movie Award.
Il protagonista è nato a Monza, ma abita a Peregallo. «Sono brianzolo da sempre», scherza. E brianzole sono anche molte delle locations usate per le riprese di «Lupo della notte», action indipendente targato MB premiato con ben tre riconoscimenti al Los Angeles Movie Award.
Scritto e diretto da Giovanni Fietola e Matteo Fontana, il film è un noir d’azione ambientato nella periferia di una grande città dove, per denaro e per prestigio, «moderni gladiatori» si sfidano in arene clandestine. Una sorta di «Fight Club» all’italiana, come l’ha definito Best Movie.
«Un lavoro dissonante nel “sonnolento” panorama cinematografico italiano, in quanto l’ambizione del film è – contrariamente a quella di tanti, troppi prodotti italiani – l’internazionalità», hanno spiegato i due produttori.
Due settimane di riprese tra Milano e la Brianza, girate tra Biassono, Monza, Peregallo, Lesmo, Gerno e Carate Brianza. E un budget ridotto che però non ha limitato i risultati. Pochi soldi, ma tanto talento che è valso al film e al suo team tre riconoscimenti al Los Angeles Movie Award: la menzione “Excellence” nella categoria “Lungometraggi Internazionali” e i premi come “Miglior Attore Protagonista” a Daniele Balconi (attore e stuntman di Peregallo, co-fondatore del Flying Without Fear Stunt Team, un gruppo di acrobati e stuntmen che fa base in Brianza) e “Migliore Attrice Non Protagonista” a Luisa Gallia (modella e attrice milanese).
Ed è proprio il protagonista, il 26enne brianzolo Daniele Balconi, che MB News ha incontrato (telefonicamente) e ha intervistato.
Daniele, raccontaci di te.
«Quando ero piccolo guardavo i film di arti marziali e sognavo di finirci dentro. Non ricordo come è nata questa passione, forse è stato mio fratello che mi faceva vedere Ken Shiro. Ma il mio obiettivo era gareggiare e ci sono riuscito (Daniele ha vinto titoli mondiali a Taiwan, ndr). Poi ho cominciato a interessarmi al mondo dello spettacolo, anche se non è facile entrarci. Nel 2008 ho fondato il Flying Whitout Fear con cui stiamo portando avanti diversi progetti. Io ci credo e continuo a crederci»
Come è nata l’idea di fare un film?
«Stavamo già girando alcuni cortometraggi dove molta importanza veniva data alle scene d’azione. Il desiderio era di arrivare con un prodotto via via migliore. L’idea di girare “Lupo della notte” è venuta a Giovanni e Matteo e sono stati loro a pensarmi protagonista. Giovanni mi aveva visto lavorare sul set di un film (che alla fine non è mai uscito): in una mattinata avevo gestito 30 combattenti e ideato dieci coreografie. Un anno dopo avevamo la sceneggiatura»
E poi vi siete ritrovati a Los Angeles…
«Finite le riprese del film abbiamo cominciato a spedirlo in giro, non volevamo tenercelo sulla scrivania. L’abbiamo mandato a tutti i festival possibili, compresi quelli italiani che però non ci hanno considerati. La prima risposta è arrivata dal Los Angeles Movie Award, ma all’inizio non avevamo capito di aver vinto. Una mattina mi chiama Giovanni e mi dice: “Parlo con il miglior attore del Los Angeles Movie Award?”. Ci ha fatto piacere essere apprezzati in un paese patria del cinema. Abbiamo ricevuto molte critiche positive e siamo contenti. Ora aspettiamo risposte da altri festival. Nel frattempo noi continuiamo a progettare»
Per vedere il trailer del film www.lupodellanotte.tk
Foto di Photofilm