Per il rilancio del Monza Calcio scendono in campo gli industriali

Il Monza non lascia, anzi raddoppia. Si può riassumere così il contenuto della conferenza stampa tenutasi stamattina in maniera congiunta tra l’Associazione Calcio Monza Brianza 1912 e Confindustria Monza e Brianza presso la sede di quest’ultima.
Il Monza non lascia, anzi raddoppia. Si può riassumere così il contenuto della conferenza stampa tenutasi stamattina in maniera congiunta tra l’Associazione Calcio Monza Brianza 1912 e Confindustria Monza e Brianza presso la sede di quest’ultima.
Il centrocampista olandese del Milan, Clarence Seedorf, unitamente al presidente di Lbh Group, il connazionale Jan Lagendijk, che sono gli azionisti di maggioranza del club biancorosso, non solo non lasceranno fallire la società nell’anno del centesimo di fondazione, ma neppure cederanno interamente il loro pacchetto ad aspiranti acquirenti.
“Le cose sono cambiate – ha affermato l’amministratore delegato della società calcistica Nicola Rigamonti – Rispetto alla scorsa estate e allo scorso autunno, cioè a quando lanciammo gli appelli alla città e alla provincia rivolti a trovare finanziamenti per salvare il club dal fallimento, abbiamo risorse sufficienti per portare avanti il nostro progetto”. Progetto che dunque vede ancora al timone la coppia di “tulipani” Seedorf-Lagendijk, quest’ultimo clamorosamente rientrato in gioco dopo aver “chiuso i rubinetti” per sei mesi, evidentemente perché convinto dall'”amico Clarence” della bontà della nuova partnership con la locale Confindustria. Ecco perché il Monza raddoppia.Confindustria Monza e Brianza ha infatti deciso di sponsorizzare la centenaria squadra di calcio cittadina, aiutandola a superare le criticità del momento e pianificando con essa uno sviluppo per i prossimi anni.
“E’ un passaggio molto importante per la vita del nostro club – ha esordito il presidente del sodalizio di via Ragazzi del ’99, Luca Magnoni – Ci troviamo di fronte a un gesto tangibile da parte delle istituzioni del territorio, che ci auguriamo sia trainante nei confronti di ulteriori attori. Siamo in un momento di difficoltà, sia per il contesto, cioè la partecipazione della prima squadra al campionato di Prima Divisione (il riferimento è alla storia, che ha visto il Monza molto più spesso in Serie B, ndr), che per lo scenario economico, che è depresso. Proprio per questi motivi negli ultimi tempi tutte le persone coinvolte nel Calcio Monza hanno triplicato gli sforzi per superare gli ostacoli. Negli scorsi mesi avevamo rivolto degli appelli con la speranza che si materializzasse qualche ‘cavaliere bianco’ del territorio, nel quale abbondano peraltro. Questo non è avvenuto, ma siamo riusciti lo stesso a sostenere la gestione finanziaria del club.
Ora bisogna puntare decisamente su due cardini: il settore giovanile, che deve fornire giocatori alla prima squadra e consolidare l’identità del Monza in vista del centenario, e il centro sportivo Monzello, da sviluppare in quanto, essendo comunale e non di nostra proprietà, è un bene di tutta la comunità; abbiamo chiesto all’Amministrazione comunale un prolungamento della concessione venticinquennale in scadenza nel 2014 per poterlo completamente ristrutturare in modo innovativo, aperto al pubblico. Perseguendo questi due obiettivi contiamo di allargare la base azionaria della società. La partnership con Confindustria permette al Monza di rapportarsi con un bacino di aziende molto interessante e per chi tra queste fosse interessata alla ristrutturazione del Monzello di avere garanzie sul progetto. Inoltre, la presenza di importanti soci olandesi nell’azionariato può diventare un fattore di promozione delle aziende locali sui mercati internazionali”.
Rigamonti ha aggiunto di non credere “che per fare bene bastino tre milioni di euro da spendere per acquistare tre giocatori di valore: bisogna porre le basi per far sì che il Monza viva altri 100 anni”. Andrea Dell’Orto, vicepresidente di Confindustria Monza e Brianza, ha sottolineato che “la partnership valorizza due aspetti importanti: sostenere chi ha dato lustro al territorio e sostenere i giovani attraverso lo sport”.
Il presidente degli industriali, Renato Cerioli, ha spiegato che “il progetto coinvolge già diversi imprenditori e mette a disposizione del Calcio Monza le competenze di Confindustria. Ci siamo trovati di fronte a un azionista, Seedorf, che rappresenta una straordinaria opportunità per il territorio. Eravamo a un bivio: siccome non ci stava bene assistere a una situazione patologica di difficoltà finanziaria, abbiamo deciso di aiutarlo ripartendo dai giovani”.
Cerioli e Rigamonti non hanno però voluto sbilanciarsi sulle somme messe in gioco. Riguardo alla partnership il primo si è limitato a dire che “è stato approvato uno stanziamento”, mentre a proposito della Cittadella dello sport l'”ad” biancorosso ha messo le mani avanti: “Prima pensiamo a ristrutturare il Monzello, poi penseremo allo stadio Brianteo”.