Vimercate, asilo nido “Girotondo”: Cagliani attacca la maggioranza

Non sembrano placarsi le polemiche riguardo la decisione del comune di Vimercate di esternalizzare i servizi dell’asilo nido comunale Girotondo. Settimana scorsa i sindacati avevano scritto un comunicato stampa pieno di preoccupazioni per il futuro dei dipendenti della struttura. Molte le critiche anche dai genitori intervistati fuori dalla struttura. Ora anche la politica scende sul campo di battaglia con la frecciata lanciata dal consigliere Pdl Alessandro Cagliani.

La vicenda risale ai primi di febbraio, quando sul sito del comune era stato pubblicato un bando per dare in gestione i servizi dell’asilo nido Girotondo: subito si erano mobilitati i sindacati: prima di tutto erano proccupati per il mantenimento del posto di lavoro degli operatori e in secondo piano anche per la copertura economica per i loro stipendi.

Martedì scorso, durante la commissione servizi alla persona del comune di Vimercate, si è discusso della vicenda insieme ai cittadini: una serata dove il sindaco ha garantito la volontà, nel caso ce ne fosse bisogno (se il privato non fosse in grado di pagare lo stipendio che attualmente percepiscono gli operatori), di integrare lo stipendio mantenendolo sugli attuali livelli. Concetto ribadito anche dal vicesindaco Roberto Rampi in una nostra intervista apparsa settimana scorsa, ma che sembra del tutto fuori dalla realtà attuativa per Cagliani del Pdl e lascia contrari i sindacati: «Siamo per in no alla privatizzazione del nido perchè non capiamo quale sia il reale risparmio per le casse comunali e come si possa attuare nella realtà– afferma Giuseppe Leone, segretario generale di Cisl f.p. Brianza – il sindaco ha promesso di integrare lo stipendio attuale a tutti i dipendenti del nido, ma secondo le nostre conoscenze in materia amministrativa, i comuni non hanno la possibilità di fare questo tipo di azioni. Ci chiediamo allora come faranno a garantire la parità di trattamento e ci chiediamo se, alla scadenza dei 5 anni di questa amministrazione, la prossima vorrà garantire ancora l’integrazione».

Per Cagliani sono state invece le errate scelte passate a condizionare le attuali, scelte che secondo il consigliere del Pdl sono state più vicine al settore immobiliare che alle esigenze del cittadino. «È faticoso gestire un asilo nido, per il lavoro che c’è dietro, perché devi avere a che fare con il sociale, è molto più facile fare l’intermediario immobiliare – afferma Cagliani – Come fa il Comune di Vimercate, che compra immobili per darli in affitto (a prezzi ridicoli), che compra Villa Sottocasa accollandosi i costi e facendo fare l’affare al privato, che elimina quella che ritiene una scocciatura perché per mandare avanti un asilo nido c’è bisogno di fare azienda, di stare sul pezzo, di affrontare i problemi gestionali di ogni giorno. C’è bisogno magari di fare scelte serie, come rifiutare il servizio a chi non paga le rette, porsi il problema che chi manda i figli all’asilo comunale dichiarando 0 euro di reddito, invece che lavorare in nero, forse dovrebbe stare a casa ad accudire il figlio. Così magari il posto lo prenderebbe il figlio di chi dichiara 15.000 euro e paga la retta. Così i ricavi aumentano, la perdita si riduce. Così magari una ricchezza di Vimercate, ricchezza fatta di persone che lavorano educando i bambini, non venga così, derubricata a scocciatura, ad impiccio».

in foto l’asilo nido Girotondo

Cronologia:
Vimercate, esternalizzazione del nido “Girotondo”: scoppia la polemica