Vimercate: fra una settimana scade la cassa per Bames e Sem. A rischio 550 posti

A una settimana dalla scadenza della cassa integrazione straordinaria, i lavoratori delle vimercatesi Bames e Sem, hanno portato mercoledì mattina la propria protesta sotto il palazzo della provincia di Monza e Brianza in via T.Grossi, mentre negli uffici si svolgeva il tavolo istituzionale per capire i possibili nuovi sviluppi. Presenti all’incontro il presidente della provincia Dario Allevi , l’assessore al Lavoro Giuliana Colombo, Andrea Monti per le Attività produttive e infine il sindaco di Vimercate Paolo Brambilla con l’assessore alle Politiche del lavoro Angelo Villa.
A una settimana dalla scadenza della cassa integrazione straordinaria, i lavoratori delle vimercatesi Bames e Sem, hanno portato mercoledì mattina la propria protesta sotto il palazzo della provincia di Monza e Brianza in via T.Grossi, mentre negli uffici si svolgeva il tavolo istituzionale per capire i possibili nuovi sviluppi. Presenti all’incontro il presidente della provincia Dario Allevi , l’assessore al Lavoro Giuliana Colombo, Andrea Monti per le Attività produttive e infine il sindaco di Vimercate Paolo Brambilla con l’assessore alle Politiche del lavoro Angelo Villa.
Scadrà il 22 febbraio la cassa integrazione straordinaria sia per Bames che Sem, le aziende del comparto ex-Celestica che da anni vivono una lunga agonia. Bames ha inoltre aperto una procedura di mobilità e se non si troverà un accordo entro il 22, passerà al licenziamento di 330 addetti. Anche Sem, durante l’ultimo incontro avvenuto presso l’Agenzia regionale, ha comunicato di voler cessare l’attività produttiva che riguarda 120 persone.
«Abbiamo deciso di riconvocarci da qui a un mese – ci spiega Gianluigi Redaelli, segretario generale Fim Cisl Brianza – L’azienda ha confermato nell’incontro di questa mattina l’interessamento di nuove imprese per l’area, ma come le altre volte nessun nome è stato fatto. Il 21 febbraio incontreremo in agenzia regionale le parti per richiedere la cassa in deroga, di almeno sei mesi, per i 330 lavoratori di Bames: un accordo che, con cauto ottimismo, sembra potersi fare. Sul fronte Sem, ci sarà invece un incontro il 23 presso il ministero del lavoro: data la richiesta dell’azienda di cessare l’attività, chiederemo che si possa avere un anno di cassa integrazione straordinaria, che consenta ai lavoratori di attendere l’arrivo di nuove attività produttive sull’area».
Nel frattempo, il presidente della provincia Allevi scrive una lettera aperta, pubblicata sulla home-page del sito della provincia per lanciare un’iniziativa che faccia ripartire l’economia brianzola. Un tavolo dove saranno presenti istituzioni, mondo del lavoro, sindacati e società «Propongo un “Brianza-lab” a quanti ci credono come me e vogliono cavalcare la tigre. Per questo ho convocato per martedì 21 febbraio alle ore 16.00 il primo Tavolo per lo Sviluppo della Brianza: ci saranno il Prefetto, il Presidente del Tribunale, il Presidente dell’Assemblea dei Sindaci, ANCI, Camera di Commercio, Confindustria, Assolombarda, Confartigianato, Unione Artigiani, Confcommercio, Confapi, Confcooperative, Compagnia delle Opere, Assimpredil Ance, Fondazione Comunità MB, Distretto Green & Hi Tech, i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali CGIL- CISL- UIL. Al tavolo anche le Banche: il Credito Cooperativo di Lesmo, Carate Brianza, Triuggio, Barlassina e Popolare di Bergamo, Popolare di Lodi, Intesa San Paolo e Credito Bergamasco. Ci saremo tutti, insomma, per valutare insieme come mettere in campo strategie concrete per aiutare il nostro sistema economico a reagire. Da parte nostra ce la stiamo mettendo tutta: ci abbiamo investito risorse importanti ed energie nuove. Ora, però, ciascuno deve fare la propria parte senza perdere altro tempo, Governo e Regione in primis».
foto di Lucilla Sala