“Mi laùri in butega”: Cibin e Antica Bottega del Santuario, esempi di rilancio

21 marzo 2012 | 22:04
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“Mi laùri in butega”: Cibin e Antica Bottega del Santuario, esempi di rilancio

Cibin - intervista1Vincere 10 mila euro con un bando? «Una manna del cielo di questi tempi». Questo hanno affermato ad unisono i titolari della Cibin srl di Carnate, Franco Cibin, e dell’antica “Antica Bottega del Santuario” di Ornago, Gionata Porro. Entrambe le attività artigianali hanno ottenuto questo finanziamento (il massimo possibile) partecipando al bando “Mi laùri in butega”, promosso nel 2011 dalla Provincia e dalla Camera di Commercio Monza e Brianza.

Cibin - intervista1Vincere 10 mila euro con un bando? «Una manna del cielo di questi tempi». Questo hanno affermato ad unisono i titolari della Cibin srl di Carnate, Franco Cibin, e dell’antica “Antica Bottega del Santuario” di Ornago, Gionata Porro. Entrambe le attività artigianali hanno ottenuto questo finanziamento (il massimo possibile) partecipando al bando “Mi laùri in butega”, promosso nel 2011 dalla Provincia e dalla Camera di Commercio Monza e Brianza.

L’occasione per scoprire quale uso sia stato fatto di quel denaro è stata offerta dall’assessore Andrea Monti che all’interno dell’attività “L’Asesur in Butega” ha scelto ieri di incontrare i due artigiani presso la Cibin di via XXV aprile.

Cibin - intervista«Per noi è stata l’occasione di acquistare un nuovo macchinario, un investimento che ci permette oggigiorno di terminare una lavorazione che prima non facevamo – spiega Cibin, di origini venete ma che dagli anni ’70 si occupa in Brianza di ottica fine (progettazione, costruzione, lavorazione di lenti e prismi) – il 2009 e il 2010 non sono stati buoni anni per noi: nel 2009 abbiamo dovuto rinvestire i nostri risparmi per tirare avanti, nel 2010 le cose non sono migliorate, mentre + 22% della produzione lo abbiamo registrato nel 2011. Quest’anno, visto come è partito, speriamo di confermare i dati dell’anno appena passato».

Un’azienda a conduzione familiare la Cibin srl, con sei dipendenti, tra cui il titolare, Franco, la moglie e i due figli, Silvano e Marino. La bottega, giusto per riprendere il titolo del bando, è in realtà un centro di progettazione che realizza ogni possibile sistema ottico. La Cibin forte di quarant’anni di esperienza, ha sempre puPorro Gionatantato sulla qualità dei propri prodotti, soffrendo fino a qualche anno fa l’arrivo sul mercato dei cinesi: «Una volta la differenza di prezzo tra noi e loro era di 1 a 5, oggi sta a 1 a 2. – evidenzia il titolare – Ma la qualità con cui realizzano le cose è diversa, così come però sono diverse le condizioni in cui lavorano: da noi le tasse, le normative e la burocrazia sono un freno per ogni sviluppo e per essere veramente competitivi».

Durante la visita alla Cibin era presente anche un banco di degustazione curato dall'”Antica Bottega del Santuario” di Ornago, storica, anzi antichissima, bottega alimentare della zona: le sue origini risalgono addirittura al 1764. Oggi è nota come la bottega de “Il Barba”, famosa per gli insaccati e i prosciutti artigianali di produzione e anche per gli aperitivi a base di distillati sempre “made Ornago”.

«Con i 10 mila euro abbiamo potuto ristrutturare i banconi di lavorazione – spiega Gionata Porro (ritratto nell’immagine in basso a destra) – Un investimento importante che avevamo rimandato nel tempo, ma il bando ci ha dato l’occasione per fare questo lavoro. Un bando, che a differenza di molti altri a cui avevamo partecipato, è stato semplice e intuitivo aderire».