Faccia a faccia ad Apa Confartigianato: lite sul polo espositivo

Sul polo espositivo siamo ancora in alto mare. È questa la sconfortante conclusione emersa dal confronto promosso da Confartigianato tra imprenditori e i candidati sindaco di Monza Andrea Mandelli (Pdl e La Destra), Marco Mariani (Lega Nord – Monza c’è!), Anna Martinetti (Udc- Una Monza per tutti) e Roberto Scanagatti (Centro sinistra) che hanno accolto il documento di priorità presentato dall’Associazione.
Sul polo espositivo siamo ancora in alto mare. È questa la sconfortante conclusione emersa dal confronto promosso da Confartigianato tra imprenditori e i candidati sindaco di Monza Andrea Mandelli (Pdl e La Destra), Marco Mariani (Lega Nord – Monza c’è!), Anna Martinetti (Udc- Una Monza per tutti) e Roberto Scanagatti (Centro sinistra) che hanno accolto il documento di priorità presentato dall’Associazione.
Un argomento quello del Polo espositivo che ha unito i contendenti alla poltrona di sindaco solo sulla necessità di realizzarlo, ma che ha poi portato ad una discussione accesa tra Scanagatti e Mariani con il primo ad attaccare e il secondo a scaricare il barile sue spalle (Scanagatti fino ad oggi ha fatto parte dell’opposizione, ndr) .
«La struttura proposta non è idonea, servono collegamenti (meglio se arrivasse la metropolitana) e parcheggi in numero adeguato» incalza il candidato PD. Mariani contrattacca: «Nel 97 c’era il terreno e soldi ma non il progetto, ora abbiamo tutto ma alcuni consiglieri comunali ci hanno votato contro. Qui è il concetto di “Muoia Sansone e tutti i filistei”». Nessun contributo nel merito arriva, invece, da Mandelli e dal capolista UDC Francesco Cirillo, delegato dalla Martinetti a rappresentarla dopo la prima domanda a causa di un impegno. Insomma gli artigiani attendono ancora, dagli anni Novanta, sperando che con la prossima Amministrazione sarà la volta buona.
Quanto al resto, come in ogni campagna elettorale che si rispetti, tutti d’accordo sull’opportunità di alleggerire l’IMU sulle imprese e allineati contro i ritardi di pagamenti della PA. Quel che si potrà fare si farà. Il problema è che i margini di azione paiono ristretti e gli imprenditori sollecitano con vigore la necessità di istituire tavoli di confronto sulle concrete modalità di azione, oltre le promesse elettorali.
Sull’IMU, l’attuale sindaco Mariani giustifica le aliquote stabilite: «La logica del Consiglio di Monza è tutelare le piccole case che sono un bene ultra-primario. I penalizzati ci sono, ma non sono da imputarsi al Comune perché quest’Imu è una porcheria». Una posizione secca quella di Scanagatti che attacca: «Si sarebbe potuto decidere per l’importo base e poi, in funzione del gettito, stabilire se e come modulare l’aliquota». Moderati nei toni e nelle proposte Mandelli e Martinetti.
Quanto ai ritardi dei pagamenti della PA, l’imputato è il Patto di stabilità. Mentre gli avversari puntano sugli strumenti per “limitare i danni”, Mariani propone azioni clamorose: «Porrò ufficialmente venerdì in Giunta l’uscita dal Patto».