Concorezzo, Cgil davanti alla Visual Contact per protestare contro il precariato

Hanno protestato contro la precarietà e per farlo la Camera del Lavoro di Monza e Brianza e NIdiL CGIL Monza e Brianza, in collaborazione con SLC (la categoria che segue il settore delle telecomunicazioni) hanno scelto il call-center Visiant Contact a Concorezzo. Ieri all’ora di pranzo, in presidio con i dipendeti, si sono trovati davanti all’ingresso dei cancelli dell’azienda in via Salvo D’Acquisto.
Hanno protestato contro la precarietà e per farlo la Camera del Lavoro di Monza e Brianza e NIdiL CGIL Monza e Brianza, in collaborazione con SLC (la categoria che segue il settore delle telecomunicazioni) hanno scelto il call-center Visiant Contact a Concorezzo. Ieri all’ora di pranzo, in presidio con i dipendeti, si sono trovati davanti all’ingresso dei cancelli dell’azienda in via Salvo D’Acquisto.
Stop al lavoro a chiamata e stop all’associazione in partecipazione: sono solo alcune delle richieste che la Cgil chiede al governo Monti. Un governo, che sempre secondo il sindacato, ha promesso di tagliare le decine di tipologie di contratti esistenti ma “ad oggi non ha eliminato neanche una delle 46 tipologie contrattuali”.
«La Visiant Contact di Concorezzo è uno dei più grandi call-center della Lombardia e d’Italia – spiega Cinzia D’angelone, rappresentante Rsu Visiant – attualmente lavorano all’interno dell’azienda circa 600 lavoratori di cui circa 300 con contratti di tipo somministrato o co-co-pro, quasi tutti nell’outbound. Se fra questi 300 ci sono molti giovani a cui questi contratti vanno bene perchè studiano o vivono ancora con i genitori, c’è anche a chi come me, con due figli e una famiglia, questi continui rinnovi di contratti a termine non vanno proprio bene. Non si può pensare di portare avanti una famiglia con l’ansia che all’ultimo giorno di contratto ti venga detto se ti sarà rinnovato oppure no».
A distribuire volantini e incontrare i lavoratori precari dell’azienda all’uscita, anche il segretario della Cgil Monza e Brianza Simone Pulici: «Questa giornata contro la precarietà è un obbligo nei confronti di tutti quei lavoratori che non hanno certezze per il futuro. In questo call-center sono stati assunti negli ultimi mesi circa 30 dipendenti, un buon dato per il periodo che stiamo attraversando, ma che certo non può nascondere i molti altri lavoratori ancora con contratti a tempo determinato. Il governo Monti aveva promesso di eliminare i molti contratti presenti in Italia, ma ad oggi sembra essersene dimenticato».
Venerdì 18 alle ore 17 presso la sala Fanzaga della Camera del lavoro di Monza i sindacati della Cgil, per dare seguito all’iniziativa, hanno già convocato un’assemblea dove si continuerà a parlare di precariato.