Tempistiche firma del contratto di lavoro, come comportarsi? … L’avvocato risponde

16 maggio 2012 | 22:01
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Tempistiche firma del contratto di lavoro, come comportarsi? … L’avvocato risponde

Gentile avvocato Russo, le riassumo la mia storia sperando che la prenda in considerazione. Ho iniziato a lavorare il giorno X per il mio datore di lavoro, senza firmare nessun contratto. Dalle buste paga risulto assunta il giorno X. Due mesi dopo il giorno X, il mio datore mi ha consegnato un contratto di lavoro a tempo determinato datato Y (datato, cioè, 2 mesi dopo il giorno X) chiedendomi di firmarlo, e io l’ho firmato. In questo contratto, come data di inizio del rapporto di lavoro è indicato il giorno X e come data di scadenza del rapporto il giorno Z (tra circa 3 mesi). Mi chiedevo se ho fatto male a firmare il contratto e se è corretto che il mio datore mi abbia fatto firmare il contratto dopo 2 mesi dall’inizio del rapporto. Grazie mille! C.C.

Gentile avvocato Russo, le riassumo la mia storia sperando che la prenda in considerazione. Ho iniziato a lavorare il giorno X per il mio datore di lavoro, senza firmare nessun contratto. Dalle buste paga risulto assunta il giorno X. Due mesi dopo il giorno X, il mio datore mi ha consegnato un contratto di lavoro a tempo determinato datato Y (datato, cioè, 2 mesi dopo il giorno X) chiedendomi di firmarlo, e io l’ho firmato. In questo contratto, come data di inizio del rapporto di lavoro è indicato il giorno X e come data di scadenza del rapporto il giorno Z (tra circa 3 mesi). Mi chiedevo se ho fatto male a firmare il contratto e se è corretto che il mio datore mi abbia fatto firmare il contratto dopo 2 mesi dall’inizio del rapporto. Grazie mille! C.C.

RISPOSTA

Cara Lettrice, la legge prevede che l’apposizione del termine al contratto di lavoro non ha effetto se non risulta da un atto scritto nel quale devono essere specificate le ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo che giustificano la presenza del termine. Contrariamente al principio generale della libertà della forma del contratto di lavoro subordinato, il contratto a termine deve quindi essere stipulato in forma scritta in un momento anteriore o, quanto meno, all’inizio del rapporto di lavoro. Se il contratto a tempo determinato viene firmato successivamente all’inizio del rapporto (come nel suo caso), il termine è nullo con conseguente trasformazione del contratto in contratto a tempo indeterminato, a meno che non si provi che le parti abbiano voluto risolvere espressamente il precedente rapporto (a tempo indeterminato) per costituirne uno nuovo a termine (non mi sembra il suo caso dal momento che le buste paga indicano quale giorno di assunzione la data di inizio effettivo del rapporto e non la diversa data in cui è stato successivamente firmato il contratto a termine). Non mi resta che dirle: in bocca al lupo!