Desio, “a devastare il Polo universitario è stata la ‘ndrangheta”.

Non ha dubbi Marco Fraceti, responsabile dell’Osservatorio Antimafie di Monza e Brianza. Un atto come quello della devastazione del Polo universitario di Desio sarebbe di chiara matrice mafiosa. “Qualcuno ha voluto lanciare un messaggio chiaro, ma a chi? – si domanda -. All’amministrazione comunale che sta lavorando per ridare dignità ad un ente locale compromesso da anni col il potere criminale?
Non ha dubbi Marco Fraceti, responsabile dell’Osservatorio Antimafie di Monza e Brianza. Un atto come quello della devastazione del Polo universitario di Desio sarebbe di chiara matrice mafiosa. “Qualcuno ha voluto lanciare un messaggio chiaro, ma a chi? – si domanda -. All’amministrazione comunale che sta lavorando per ridare dignità ad un ente locale compromesso da anni col il potere criminale?
Oppure un avviso ai costruttori Addamiano che lì hanno il mostro incompiuto della torre? Potrebbero essere tutti e due gli obiettivi di questo messaggio devastante.
E proprio perchè sono duplici gli obiettivi vi è una sola organizzazione che si muove con queste modalità in questi contesti torbidi: la ndrangheta”. Nessuno, fin qui, l’ha mai citata esplicitamente, anche se tutti hanno fatto delle allusioni alla possibile mano delle ‘ndrine in quanto accaduto. “Inoltre – rileva Fraceti – vi sono inquietanti analogie con il disastro della Lombarda Petroli; uno su tutti: persone che conoscevano il posto e che hanno guidato, fin nei minimi particolari (cavo elettrico per far saltare l’impianto di video sorveglianza) il commando di devastatori; la loro furia devastante quasi fosse passata una inondazione. Inoltre anche nel caso della Lombarda Petroli i terreni contaminati e le aree annesse erano oggetto di una trattativa di acquisto che vedeva coinvolti proprio i costruttori desiani Addamiano. Al di là delle inchieste che dovranno fare luce su autori e mandanti appare evidente che ancora una volta la ndrangheta ha inviato il suo lugubre messaggio intimidatorio ad una amministrazione comunale alla quale va tutta la nostra solidarietà, impegno e sostegno.
L’Osservatorio si mette a disposizione con “una solidarietà concreta per pulire e bonificare e l’area”. Nel frattempo il Comune ha dovuto stanziare a bilancio 300 mila euro, per rimettere in sesto la struttura che ospiterà il Consorzio Desio Brianza.