Orto in azienda. L’esempio di Ksb Italia: «Un modello da esportare»

L’esempio del frutteto di KSB Italia come modello da esportare per una sostenibilità culturale e ambientale. Questo il sunto dell’interessante dibattito “L’orto nell’azienda”, di venerdì 25 maggio, all’interno della kermesse “Festival degli Orti”, che ha visto protagonista l’azienda brianzola, dotatasi nel 2009 di un frutteto per i dipendenti all’interno dello stabilimento di Concorezzo.
L’esempio del frutteto di KSB Italia come modello da esportare per una sostenibilità culturale e ambientale. Questo il sunto dell’interessante dibattito “L’orto nell’azienda”, di venerdì 25 maggio, all’interno della kermesse “Festival degli Orti”, che ha visto protagonista l’azienda brianzola, dotatasi nel 2009 di un frutteto per i dipendenti all’interno dello stabilimento di Concorezzo. Un’iniziativa, la prima di una lunga serie, che ha tracciato la linea guida della multinazionale concorezzese: soddisfazione dei dipendenti e benessere aziendale come chiave per i successi finanziari.
«KSB Italia – ha chiosato Oscar Bellotto, direttore delle operation Ksb – persegue nel medio periodo il raggiungimento di uno stabilimento a emissioni zero. Dopo il frutteto, abbiamo proseguito con gli interventi di miglioramento delle condizioni ambientali installando pannelli solari per l’acqua calda sanitaria e coprendo con pannelli fotovoltaici il tetto della struttura. Non solo, per i dipendenti abbiamo inaugurato una palestra aziendale e, recentemente, una biblioteca basata sul concetto del book sharing. Sentiamo di avere ridotto le distanze tra dirigenza e lavoratori, cercando di capire le loro esigenze, pur mantenendo il rispetto dei ruoli. Siamo convinti che il progresso aziendale passi attraverso la soddisfazione dei dipendenti».
«L’azione di KSB Italia si sposa meravigliosamente con l’aspetto psicologico – ha commentato Katiuscia Melato, psicologa e psicoterapeuta del lavoro e attrice del dibattito – il benessere delle persone è fondamentale nel lavoro. I dipendenti si sentono parte non solo dell’azienda ma dell’ecosistema creatosi. L’impressione è quella di una realtà che cura tutte le componenti e che persegue il benessere corpo-mente dei propri lavoratori».
Sulla stessa lunghezza d’onda Agostino Cellini, presidente Slow Food Monza e Brianza: «Il contatto con la natura libera la mente e consente di apprezzare il tempo. Le idee migliori possono nascere proprio in momenti di condivisione, di vicinanza e consentono un legame speciale con l’azienda».
La chiusura spetta al moderatore del dibattito, Giampaolo Broccardi, editore de “La mia Finanza Green”: «Il modello KSB Italia deve essere un esempio, un progetto “pilota”, sicuramente replicabile perché in grado di trasmettere valori».
In foto: un momento dell’incontro, da sinistra Giampaolo Broccardi e Oscar Bellotto.