Seregno, “30 giorni di cultura”. Intervista a Luca Perotta

18 maggio 2012 | 22:03
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Seregno, “30 giorni di cultura”. Intervista a Luca Perotta

luca-perrotta-fotografoSentimento, Emozione e Tecnica: questo il karma sul quale si basano i lavori del fotografo e docente di fotografia, Luca Perotta, in arte Luca LightReaper. Nato a Milano, ma lentatese di adozione, Perotta sarà uno dei protagonisti della kermesse “Ciak: si cambia! Contaminazioni tra cortometraggio e territorio”, in programma per sabato 19 e domanica 20 maggio, al Museo Vignoli di Seregno. La due giorni, che porta la firma dell’Associazione Culturale Bmovies, si inserisce nell’ambito della manifestazione “30 giorni di cultura”. Luca Perotta parteciperà con cinque opere (stampe su forex, 130×80 cm circa) tratte dalla sua collezione Apokalips.

luca-perrotta-fotografoSentimento, Emozione e Tecnica: questo il karma sul quale si basano i lavori del fotografo e docente di fotografia, Luca Perotta, in arte Luca LightReaper. Nato a Milano, ma lentatese di adozione, Perotta sarà uno dei protagonisti della kermesse “Ciak: si cambia! Contaminazioni tra cortometraggio e territorio”, in programma per sabato 19 e domanica 20 maggio, al Museo Vignoli di Seregno. La due giorni, che porta la firma dell’Associazione Culturale Bmovies, si inserisce nell’ambito della manifestazione “30 giorni di cultura”. Luca Perotta parteciperà con cinque opere (stampe su forex, 130×80 cm circa) tratte dalla sua collezione Apokalips.

Studio attento del colore, tanto da farne una filosofia. Demoni e atmosfere assuefatte. Il perchè di queste scelte stilistiche ce le spiega lui stesso.

Il mio è un tributo a Francisco Goya ed il suo “sogno della ragione che genera mostri”. Coscienze addormentate dalle paure globali. Demoni informi partoriti dall’assenza di ragione, questo il panorama del nostro “sogno” quotidiano, abituati come siamo a vivere una vita “addormentata” dai media, dai governi, dal nostro lavoro. Esseri catatonici, questo stiamo diventando. In queste fotografie ho voluto esorcizzare le mie paure, partendo dagli insegnamenti dei grandi maestri del cinema e applicandoli alle mie ricerche su luci e colore. “Apoka#Lips” è una rappresentazione grottesca delle nostre anime alla luce di quello che è lo scenario del mondo moderno. Crisi economica, disoccupazione, guerre più o meno eclatanti, mass-media assetati di catastrofi che ci sfamano vomitandoci addosso paure e angosce. Essere giovani in questo decennio risulta estremamente complesso; siamo come i personaggi delle mie fotografie, statici, asettici, decontestualizzati. Siamo assuefatti dalla storia di un passato che sta per terminare, testimoni di un futuro differente che ci è richiesto di costruire.

Cosa si cela dietro le tue fotografie? Qual è il loro significato recondito?

Per le foto di “Apoka#Lips”, ho scelto di utilizzare una macchina fotografica digitale semplice e compatta, come critica al consumismo di massa che ci vuole tutti allineati. In fotografia questo si traduce nell’equazione pubblicitaria: vuoi una buona fotografia? Compra il mio strumento, circondati dei miei gadgets. Come recitava Chuck Palahniuk nel suo primo romanzo, Fight Club, “necessitiamo un ritorno alle origini nel percorso verso il nostro futuro.”

Immortalate dalle fotografie di Luca Perotta, le opere di Chiara Gerosa, promettente scultrice reduce dall’ultima Biennale di Venezia e di Torino. Le sculture dell’artista, dal titolo “I rottami in rivolta”, saranno presentate durante la manifestazione.

Per ulteriori info clicca sul profilo Facebook di Luca Perotta  www.facebook.com/pages/LightReaper
o sul sito  www.bmovies.it

Foto in alto (by Anna Spinzi): Luca Perotta