
L’aria lombarda se la passa male. Secondo Legambiente, infatti, l’ozono spadroneggia grazie al clima secco e caldo degli ultimi giorni, rendendo, di fatto, l’aria di mezza regione oltre i limiti consentiti. E, il peggio, sempre secondo l’ente, che ha diffuso dei dati specifici, è che non è atteso un miglioramento nelle prossime ore.
L’aria lombarda se la passa male. Secondo Legambiente, infatti, l’ozono spadroneggia grazie al clima secco e caldo degli ultimi giorni, rendendo, di fatto, l’aria di mezza regione oltre i limiti consentiti. E, il peggio, sempre secondo l’ente, che ha diffuso dei dati specifici, è che non è atteso un miglioramento nelle prossime ore.
Superamenti si sono registrati in tutte le province lombarde esclusa Sondrio, e nei capoluoghi di Milano, Monza, Varese, Lodi, Bergamo e Mantova. In queste condizioni di inquinamento, l’unico consiglio per i cittadini indifesi è quello di concentrare le attività all’aria aperta al mattino, evitando le ore pomeridiane.
«La lotta a tutti gli inquinamenti atmosferici non può prescindere da misure di limitazione della mobilità automobilistica – dichiara Damiano Di Simine, presidente Legambiente Lombardia -. Non sono credibili politiche antismog che assecondino la crescita del traffico, come avviene in Lombardia con la costruzione di nuove autostrade come Pedemontana, BreBeMi e Tem: la lotta per un’aria più pulita passa necessariamente per una politica che destini i grandi investimenti verso la mobilità collettiva, non certo in grandi infrastrutture concepite per assecondare il ricorso all’uso dell’automobile per gli spostamenti individuali».