Nasce la Consulta Brianza est: il Pdl strizza l’occhio al mondo delle liste civiche

È nata lo scorso 11 giugno la “Consulta Brianza est”, da un’idea dei coordinatori del Popolo della Libertà Vimercatese. Obiettivo: stare più vicini ai cittadini seguendo in un certo senso le parole di Silvio Berlusconi, che aveva chiesto qualche mese fa agli uomini del suo partito di creare una rete di liste civiche nei comuni per allontanarsi, aggiungo, dall’inflazionato simbolo di partito.
È nata lo scorso 11 giugno la “Consulta Brianza est”, da un’idea dei coordinatori del Popolo della Libertà Vimercatese. Obiettivo: stare più vicini ai cittadini seguendo in un certo senso le parole di Silvio Berlusconi, che aveva chiesto qualche mese fa agli uomini del suo partito di creare una rete di liste civiche nei comuni per allontanarsi, aggiungo, dall’inflazionato simbolo di partito.
Dopo l’ultima batosta elettorale che ha visto un tracollo del Pdl nei principali comuni italiani, tra cui Monza, il Popolo delle Libertà ha deciso di ripartire dal basso e cercare di colmare quel gap che si è formato fra il partito e i cittadini: il boom del Movimento cinque Stelle ne è stata la prova, di fatto togliendo voti non solo al centrosinistra, ma anche al centrodestra. E proprio in quella direzione, ovvero di lontananza dalla politica istituzionale e di contatto diretto coi cittadini, sembrano buttarsi i membri della consulta: il sindaco di Concorezzo Riccardo Borgonovo, il sindaco di Bernareggio Emilio Biella e il Sindaco di Cornate Fabio Quadri, oltre al Vice Sindaco di Villasanta e gli assessori, capigruppo e consiglieri di maggioranza e minoranza, i coordinatori cittadini e alcuni militanti.
“Prima che politici, ci definiamo un gruppo di persone a cui sta a cuore il nostro territorio e i cittadini. Abbiamo deciso di creare questa consulta perché sia un momento di confronto e di scambio d’esperienze che possano portare un contributo reale a fattivo allo sviluppo dell’area del Vimercatese, troppe volte dimenticata, sia amministrativamente che politicamente, dalle varie classi dirigenti che si sono susseguite negli anni – spiegano i membri della consulta – Ci teniamo a sottolineare che non siamo ne pro ne contro nessuno: il nostro lavoro, come quello che già quotidianamente svolgiamo singolarmente nei nostri comuni, sarà incentrato principalmente sulle istanze del nostro territorio di cui ci faremo da tramite con Provincia, Regione e Stato e partito.
Noi ci siamo e ripartiamo da chi, nel corso degli anni, anche se all’opposizione in molti comuni, ha rappresentato e rappresenta un punto di riferimento per i suoi cittadini.”