Urban center, Cisl Brianza: “A pagare sono sempre i lavoratori”

27 giugno 2012 | 22:02
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Urban center, Cisl Brianza: “A pagare sono sempre i lavoratori”

cisl-brianza-consiglio-generale-chi-sta-distruggendo-il-welfare-“Chi sta distruggendo il welfare?” questo il titolo provocatario dato dalla Cisl Brianza al consiglio generale che si è tenuto mercoledì all’Urban Center di Monza. «É necessario volgere il nostro sguardo alla sobrietà se vogliamo garantire un futuro concreto ai nostri figli» ha spiegato Marco Viganò, segretario generale Cisl Brianza.

cisl-brianza-consiglio-generale-chi-sta-distruggendo-il-welfare-“Chi sta distruggendo il welfare?” questo il titolo provocatario dato dalla Cisl Brianza al consiglio generale che si è tenuto mercoledì all’Urban Center di Monza. «É necessario volgere il nostro sguardo alla sobrietà se vogliamo garantire un futuro concreto ai nostri figli» ha spiegato Marco Viganò, segretario generale Cisl Brianza.

marco-viganò-segretario-generale-cisl-brianza-mb1«Spending review? Il nostro sindacato è concorde, ciò che invece non condividiamo è che a pagare siano sempre e solo i lavoratori. In questo momento ciò di cui abbiamo bisogno è di politici che vadano oltre la campagna elettorale, capaci di ripartire i sacrifici in modo equo».

Nella riunione dell’11 giugno, la Consulta Ecclesiale Regionale delle Opere Socio Assistenziali ha esaminato la proposta della Giunta regionale di sottoscrizione di un “patto” per la riforma del welfare lombardo. «Da parte di molti dei presenti si è espresso profondo disagio per i metodi e i tempi dellaconsultazione avviata […] . Il nuovo impianto proposto vuole ribadire la centralità della famiglia, che verrebbe valorizzata dal “passaggio dall’offerta alla domanda” con risorse affidate, non più al sistema di offerta dei servizi, ma alle stesse famiglie sotto forma di “dote”, “voucher”, “buoni” per l’acquisto dei diversi servizi» spiega il sindacato attraverso una nota stampa.

«Privilegiare il “mercato” dei servizi vuol dire vanificare la funzione di programmazione dei comuni e dei soggetti comunitari che si esprime nei Piani di Zona. Enfatizzando la libertà di scelta delle famiglie, senza una adeguata tutela, riteniamo poi che si corra il rischio di lasciare solo chi è in difficoltà. Non si dovrebbe partire dalla “domanda”, in una logica di mercato, ma dal “bisogno”.

[…] Deve poi primariamente rimanere la centralità della persona umana, del soggetto nel bisogno […]. Insomma, se si vuole giungere a un “patto” per il nuovo welfare, occorre un percorso di reale e seria consultazione, dove tutte le questioni siano attentamente valutate, non solo a livello di principi astratti ma di concrete prefigurate soluzioni, stando ben attenti agli esiti. Altrimenti il “patto” non potrà essere sottoscritto».

Foto in basso: Marco Viganò, segretario generale Cisl Brianza