Allevi scrive al ministro della Giustizia per salvare il tribunale di Desio

Una lettera indirizzata al ministro della Giustizia Paola Severino per salvare il tribunale di Desio. Il presidente della Provincia di Monza, Dario Allevi, si è affidato alla carta e a una penna per tentare di convincere Roma a non tagliare gli uffici giudiziari brianzoli. Nel testo si chiede al Governo di rivedere il provvedimento della spending review che prevede pesanti tagli con l’obiettivo di «realizzare risparmi di spesa e incrementare l’efficienza».

Nella missiva, inoltrata anche ai rappresentanti del territorio di Camera e Senato, vengono forniti nel dettaglio i dati relativi all’attività svolta a Desio, dove risultano in carica 7 magistrati e dove nel solo anno 2010/2011 sono sopravvenuti 6323 procedimenti civili e 977 penali.

I numeri dicono che sono 20 i Comuni che appartengono al circondario del Tribunale di Desio, che ha un’estensione territoriale di 159,41 kmq, una popolazione di 396.559 e circa 30.000 imprese. Inoltre, secondo i conteggi contenuti nella lettera, le spese ammontano a 196 mila euro dovute alle utenze telefoniche, riscaldamento, manutenzione e servizi; mentre per la locazione non vi è nessun costo in quanto messa a disposizione dal Comune di Desio.

Cosa non ripetibile se la struttura venisse trasferita a Monza dove invece si sarebbe costretti a trovare ulteriori spazi in affitto che si sommerebbero ai 2.065.029 euro delle locazioni dei sei stabili che attualmente ospitano gli uffici della Giustizia nel nostro capoluogo. Insomma, secondo Allevi, il taglio di Desio finirebbe per rivelarsi un autogol.

Nella foto: Dario Allevi