Electric city: nasce il car sharing dell’Unione Artigiani MB

“Electric city”: questo il nome del progetto “made in” Unione artigiani di Monza e Brianza per sostenere la mobilità a “impatto zero”. Si tratta di un car sharing, nato insieme con la sede di Milano, per far fronte alle problematiche che l’area C comporta. Il progetto partirà ufficialmente a gennaio 2013, dopo una prima fase di sperimentazione.
“Electric city”: questo il nome del progetto “made in” Unione artigiani di Monza e Brianza per sostenere la mobilità a “impatto zero”. Si tratta di un car sharing, nato insieme con la sede di Milano, per far fronte alle problematiche che l’area C comporta. Il progetto partirà ufficialmente a gennaio 2013, dopo una prima fase di sperimentazione.
L’Unione artigiani, infatti sta raccogliendo in queste settimane le manifestazioni di interesse dei propri soci e quelle dei possibili sponsor.
Due i vantaggi per chi quotidianamente lavora o deve accedere al centro del capoluogo meneghino. Da una parte la possibilità di entrare in area C gratuitamente e parcheggiare liberamente sulle strisce riservate blu e gialle, dall’altra un punto a favore anche dell’ambiente, visto che i mezzi messi a disposizione saranno totalmente elettrici, a emissioni zero.
Il progetto. L’offerta prevede un’automobile elettrica dotata di fiancate sponsorizzate ad aziende artigiane che giornalmente utilizzano per la loro attività veicoli per il trasporto di materiali o persone. Rispetto al car sharing “classico”, alcuni aspetti sono stati pensati per chi ha bisogno di avere la stessa auto per un periodo più lungo, da un mese fino a 36 mesi. Il costo per gli artigiani coinciderà con la normale gestione dell’auto o del furgone: assicurazione, contratto per la ricarica in azienda (con eventuale istallazione dell’impianto a costi contenuti) o per la ricarica veloce nei punti dislocati nella città. Punti che, se il progetto dell’Unione avrà successo, il Comune di Milano si è già detto disponibile ed interessato ad ampliare.
«Basti pensare che con un euro di elettricità queste auto percorrono in media 180 chilometri e che la media giornaliera di un artigiano è intorno ai 40-50. È facile comprendere l’entità del possibile risparmio» ha spiegato il segretario generale dell’Unione artigiani di Milano e di Monza e Brianza, Marco Accornero. «Con questo progetto – spiega Walter Mariani, presidente dell’Unione artigiani brianzola – vogliamo dimostrare concretamente la nostra piena consapevolezza delle problematiche relative alla mobilità e all’ambiente di Milano. Dato che alcuni provvedimenti presi dal Comune, da noi apertamente criticati, penalizzano direttamente o indirettamente gli artigiani nella loro attività quotidiana, sia coloro che vivono in città, sia soprattutto coloro che vi entrano quotidianamente giungendo dalla Brianza, abbiamo pensato a come ovviare ai problemi di mobilità dell’area C».