Monza Calcio, Scanagatti: “A questo punto qual è il progetto societario?”

Il presidente Luca Magnoni si è dimesso, il Comune ha prorogato di un anno la concessione dello stadio, la squadra andrà in ritiro in Val Rendena, nel Trentino: sono queste le principali novità emerse nelle ultime ore in casa dell’Associazione calcio Monza Brianza 1912.
Il presidente Luca Magnoni si è dimesso, il Comune ha prorogato di un anno la concessione dello stadio, la squadra andrà in ritiro in Val Rendena, nel Trentino: sono queste le principali novità emerse nelle ultime ore in casa dell’Associazione calcio Monza Brianza 1912.
Magnoni ha presentato le dimissioni non solo dalla carica di presidente, ma da membro del Consiglio di amministrazione, durante l’ultima riunione dello stesso Cda. Il finanziere di Sopaf ha giustificato la decisione con degli “impegni professionali incompatibili con la carica”, intendendo l’ingresso già avvenuto nel Cda dell’Associazione calcio Siena. Prima di andarsene, lasciando dietro di sé le macerie di quel che era una società modello sia in Serie B che in Serie C, ha rilasciato una dichiarazione imbarazzante: “Sono stati 18 mesi molto intensi che ricorderò per sempre (anche i tifosi biancorossi purtroppo, visto che si è retrocessi sul campo per ben due volte, ndr) e che mi faranno tifare sempre per il Monza. Sono convinto di lasciare la società in mano a persone serie, professionalmente qualificate, che sanno combinare una grande passione calcistica con un approccio meticoloso da imprenditori, finalizzato a costruire una società che possa festeggiare dignitosamente questo centenario e tanti altri ancora – ha proseguito – Il mio ultimo pensiero e ringraziamento va a quei numerosi tifosi che erano presenti a Crema l’estate scorsa (per la gara di ritorno dei play-out, ndr) perché mi hanno regalato il momento più intenso di passione calcistica che abbia mai vissuto”. Momento che il finanziatore al 50% del club, l’olandese Clarence Seedorf (l’altro è il connazionale Jan Lagendijk), ha perso preferendo imbarcarsi per la Crociera rossonera organizzata dal Milan… La carica di presidente è stata assunta ad interim dall’amministratore delegato Nicola Rigamonti. “Ho accettato per senso di responsabilità – ha commentato – Spero che il Monza abbia presto un nuovo presidente all’altezza del compito, da una parte perché credo sia sensato che restino distinte le figure del presidente e dell’amministratore delegato, dall’altra perché è necessario che il presidente svolga un ruolo attivo e non solo di facciata. Proprio per quest’ultimo motivo, e per questioni di incompatibilità di carica, escludo che possa diventare presidente uno degli attuali membri del Cda”. Il nuovo presidente potrebbe essere anche un nuovo proprietario? “Certo – ha risposto Rigamonti – È da oltre un anno che la società è in vendita, ma finora non è arrivata in sede alcuna proposta seria. Tra queste ci metto dentro anche quella della scorsa estate di Joseph Cala, l’italoamericano che ha appena acquistato la maggioranza delle azioni del Calcio Lecco 1912… Se qualcuno fosse intenzionato a farsi avanti sappia che la perdita d’esercizio della stagione sportiva 2011/12 è stata di solo 1 milione e 100mila euro, contro i 4 milioni di euro della scorsa stagione, e che i debiti complessivi ammontano a circa 1 milione e mezzo di euro”.
In attesa di un compratore, la società di via Ragazzi del ’99 ha ottenuto dal Comune un anno di proroga del contratto di concessione triennale del Brianteo. Oltre a 15mila euro di canone, il club biancorosso dovrà eseguire lavori di manutenzione ordinaria per 100mila euro, pari alla media annuale del triennio. In Municipio c’è molta preoccupazione per le sorti dello storico sodalizio: “Quando sono diventato sindaco un mese e mezzo fa – ha dichiarato Roberto Scanagatti – mi è stato sottoposto dalla dirigenza della società il progetto di riqualificazione del Monzello (centro sportivo comunale gestito dall’Ac Monza Brianza, ndr), per l’attuazione del quale servono 9 milioni di euro, come via d’uscita dalla crisi finanziaria del club. Come Amministrazione comunale non possiamo certamente prenderlo in considerazione finché non si sarà capito qual è il progetto sportivo di questo management. Anzi, alla luce degli ultimi eventi, cioè il trasferimento di Seedorf da Milano a Rio de Janeiro (giocherà nel Botafogo, ndr) e il passaggio di Magnoni dal Monza al Siena, vorremmo ancora prima capire qual è l’attuale progetto societario…”.
In tutto questo bailamme l’aspetto sportivo resta confinato in un angolo. Del resto il neoallenatore Tonino Asta fra una o due settimane porterà con sé in ritiro in una località della Val Rendena una banda di ragazzi semisconosciuti quasi tutti provenienti dalla formazione Berretti o dalle categorie minori. Tra quelli scesi in campo nella stagione trascorsa gli unici a essere sicuri di salire sul pullman sono solo il portiere Paolo Castelli, il centrocampista Paolo Valagussa e l’attaccante Riccardo Ravasi. A ore, tra l’altro, dovrebbe essere ufficializzato l’addio al Monza del direttore sportivo Vincenzo Tridico: a differenza del responsabile sanitario, Claudio Locatelli, che nei giorni scorsi ha lasciato il club biancorosso dopo ben 29 anni, per il “ds” il divorzio si è consumato dopo sole tre stagioni.