Arte, sport e sensibilità green: ecco le chiavi del turismo monzese

In vacanza a Monza: perché no? È quello che sembrano pensare i turisti italiani e stranieri di passaggio dalle nostre parti, secondo i dati forniti dallo IAT, Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica situato in piazza Carducci, nel cuore del capoluogo brianzolo, punto di transito quasi obbligato per chi è in cerca di indicazioni e materiale informativo. Monza città d’arte, Monza sportivissima, Monza centro d’affari.
In vacanza a Monza: perché no? È quello che sembrano pensare i turisti italiani e stranieri di passaggio dalle nostre parti, secondo i dati forniti dallo IAT, Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica situato in piazza Carducci, nel cuore del capoluogo brianzolo, punto di transito quasi obbligato per chi è in cerca di indicazioni e materiale informativo. Monza città d’arte, Monza sportivissima, Monza centro d’affari.
Ecco le tre tradizionali declinazioni su cui si è sempre appoggiato il flusso turistico in visita alla città.
La permanenza in quella che fu la residenza estiva di Teodolinda si aggira mediamente sulle due giornate, soprattutto per i turisti stranieri (fonte Camera di Commercio MB), sebbene siano in molti, di stanza a Milano o presso il lago di Como, a decidere di fare una scappata a Monza di sole 24 ore. A far da traino alcune neonate iniziative, come «l’inserimento del capoluogo nel circuito delle Città d’Arte della Pianura Padana, un’associazione comprendente 12 punti di interesse dislocati in Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte – spiega Fernanda Timpani, responsabile dell’Ufficio comunale del Turismo e dello Spettacolo – Molto importante sarà anche la prossima edizione di Ville Aperte: nel mese di settembre, per festeggiare i dieci anni dalla nascita della manifestazione, sono in programma dieci giorni di aperture straordinarie al pubblico».
Ma cosa si potrebbe fare per incrementare il flusso di turisti? Cosa manca, quali elementi si potrebbero potenziare, a cosa si dovrebbe garantire maggior rilievo? «Più che su quello che manca, io punterei l’attenzione su quello che finalmente si sta di concreto facendo in questo periodo – risponde Giuseppina Levati, responsabile dell’Ufficio IAT Monza – Il Museo e Tesoro del Duomo, ora ristrutturato, è uno dei principali punti d’interesse, a cui si spera corrisponda presto la Villa Reale, messa a nuovo». Il Gran Premio di Formula 1 e gli eventi sportivi che gravitano attorno al mondo dell’autodromo riescono da sempre ad attirare numerosi flussi turistici.
Ma la vera novità, la nuova chiave di volta del turismo locale sarebbe rappresentata dai tour che mettono in evidenza le bellezze green della città e dei suoi dintorni: percorsi turistici nel parco, itinerari in bicicletta lungo il Lambro, possibilità di praticare sport all’aria aperta. Senza contare che il passo da Monza alla Brianza, verde di parchi e riserve, è brevissimo. Secondo uno studio della Camera di Commercio MB presentato il 28 febbraio scorso, il turismo green rappresenta per Monza e Brianza il 27,7% dei flussi turistici del territorio, dato superiore alla media lombarda (22,5%). A questo proposito l’ente, in collaborazione con DG Lombardia, ha promosso una serie di iniziative con l’obiettivo di valorizzare il turismo locale, come l’Educational Tour “Città e siti Unesco di Lombardia”, in cui il capoluogo brianzolo è stato inserito: sono numerosi ormai i tour operator internazionali, giapponesi così come statunitensi e appartenenti ai principali paesi europei, ad aver inserito Monza nei propri pacchetti-viaggio.