Primarie centrosinistra, Renzi o Bersani? Anche la Brianza si divide

Altro che stracittadine calcistiche. Le primarie del centrosinistra – o quelle che paiono essere le primarie del centrosinistra, in attesa di contorni precisi – rischiano di dividere l’elettorato democratico. Renzi o Bersani. Bersani o Renzi. Per adesso, la coppia è questa. In attesa di Vendola, Di Pietro o, perché no, del monzese Pippo Civati, il centrosinistra corre in direzione Palazzo Chigi forte di un binomio e di una sfida tutta da giocare. L’esito? Incerto, anche secondo alcuni politici democratici brianzoli. Ecco da che parte stanno.
Altro che stracittadine calcistiche. Le primarie del centrosinistra – o quelle che paiono essere le primarie del centrosinistra, in attesa di contorni precisi – rischiano di dividere l’elettorato democratico. Renzi o Bersani. Bersani o Renzi. Per adesso, la coppia è questa. In attesa di Vendola, Di Pietro o, perché no, del monzese Pippo Civati, il centrosinistra corre in direzione Palazzo Chigi forte di un binomio e di una sfida tutta da giocare. L’esito? Incerto, anche secondo alcuni politici democratici brianzoli. Ecco da che parte stanno.
Dopo l’outing di Roberto Scanagatti, sindaco di Monza, «credo serva un uomo di esperienza e di levatura politica internazionale, un uomo come Bersani», ufficializzato proprio mentre Matteo Renzi parcheggiava il camper all’ombra dell’Arengario, per la tappa monzese del suo “tour primarie”, anche altri democratici del territorio hanno detto la loro.
«L’unico che può essere candidato premier è Bersani, – commenta Domenico Guerriero, capogruppo Pd Monza e Brianza – potrei rivedere la mia posizione solo se il nostro Civati si presentasse con un programma preciso e innovativo. Renzi? Simpatico e divertente, come il suo intervento a Monza, ma manca di sostanza».
Di parere opposto Roberto Corti, sindaco di Desio: «Sono orientato su Matteo Renzi, e non è un mistero. Ho sciolto la mia riserva sentendolo parlare sabato scorso a Monza. Mi sento in sintonia con le cose che dice e sono fiducioso che le porterà avanti. Farò quello che posso per sostenerlo».
Incerta è Rosalba Colombo, sindaco di Arcore: «Se potessi, voterei entrambi. Credo che alla fine opterò per Bersani, del quale ho molta stima e considerazione e che ha già dimostrato di essere un politico capace. Terrò comunque un occhio di riguardo per Renzi, che mi piace e che potrebbe portare una ventata d’aria fresca al partito».
Ma c’è anche ci si astiene, come Elio Talarico, vicesindaco di Lissone e segretario cittadino del Pd: «C’è davvero troppa confusione. Prima sarebbe opportuno capire chi si candida, quale sarà la struttura di queste primarie e dare un taglio alle autocandidature e ai proclami. Fino ad allora non potrò avere un orientamento in merito».