Missione risparmio energetico per la Provincia MB, parte Infofacility

Si chiama Infofacility il nuovo servizio di gestione dell’energia adottato negli edifici della Provincia. Con il costio dell’energia in costante aumento e il fiato della spending review sul collo, Dario Allevi, presidente della Provincia, ha presentato un nuovo sistema per cercare di contenere le spese delle bollette che vengono recapitate a palazzo Grossi.
Si chiama Infofacility il nuovo servizio di gestione dell’energia adottato negli edifici della Provincia. Con il costio dell’energia in costante aumento e il fiato della spending review sul collo, Dario Allevi, presidente della Provincia, ha presentato un nuovo sistema per cercare di contenere le spese delle bollette che vengono recapitate a palazzo Grossi.
Infofacility è il nome con cui è stato battezzato il servizio, che si propone di rendere più efficienti le prestazioni sono stati previsti una serie di interventi – riqualificazione impiantistica e nuovi strumenti gestionali – capaci di consentire notevoli progressi energetici e di garantire un risparmio di oltre 1 milione di euro l’anno. Il servizio, partito nel gennaio del 2012, coinvolge 61 edifici tra scuole superiori, sedi istituzionali, uffici vari ed alloggi di proprietà provinciale.
Secondo un’analisi condotta dagli esperti della Provincia in questi locali, il rendimento medio stagionale di tutti gli impianti si aggirava intorno al 67%. Il sistema Infofacility, in sostanza, prevede controlli delle attività di manutenzione che entrerà a regime entro la fine dell’anno e che consentirà verifiche in tempo reale sulla funzionalità e l’efficienza degli impianti.
L’obiettivo è di portare il rendimento medio regionale al 77,9%, con una diminuzione del fabbisogno energetico primario del 14,5%, equivalenti a 3.679.694 KWh risparmiati. Il risparmio energetico prodotto si traduce, inoltre, in un significativo contenimento di costi, visto che la Provincia spenderà annualmente per il riscaldamento 2.200.000 euro per nove anni – durata del contratto – contro i 3.400.000 euro annui precedentemente investiti con il contratto ereditato da Milano.