
E’ salita sull’auto degli amici e, a poche decine di metri da casa, Greta Casiraghi è morta. A guidare l’auto su cui la 17enne di Villasanta ha perso la vita, era un amico, il cui processo a porte chiuse per omicidio colposo è iniziato oggi.
E’ salita sull’auto degli amici e, a poche decine di metri da casa, Greta Casiraghi è morta. A guidare l’auto su cui la 17enne di Villasanta ha perso la vita, era un amico, il cui processo a porte chiuse per omicidio colposo è iniziato oggi.
Era il 27 novembre dello scorso anno quando la giovane Greta, figlia dell’ex sindaco di Arcore, ha salutato i genitori per andare a fare un giro con gli amici. Una distrazione e l’eccesso di velocità però, hanno portato il conducente della 147 Alfa Romeo a perdere il controllo dell’auto, finita contro un palo a poca distanza da casa di Greta, in via Leonardo da Vinci a Villasanta. Per la giovane non c’è stato nulla da fare.
Ieri mattina, presso il Tribunale di Monza, si è svolta l’udienza preliminare del processo a carico del guidatore dell’auto, che non era presente in aula. La famiglia della vittima, stretta nel proprio dolore, si è costituita parte civile al processo che, però, potrebbe anche concludersi a breve con un patteggiamento. Il presunto responsabile del sinistro, un 21enne di Villasanta, è sotto processo per aver violato il codice della strada ed aver causato il mortale incidente. Tutti i test alcolemici e per accertare la presenza di droga nel suo sangue, sono risultati negativi.