
I 41 dipendenti del comune di Monza che il 21 settembre scorso hanno preso parte alle operazioni di spegnimento del rogo che ha distrutto il capannone “Casa World”, in via Buonarroti, potranno sottoporsi a un visita specialistica di accertamento.
I 41 dipendenti del comune di Monza che il 21 settembre scorso hanno preso parte alle operazioni di spegnimento del rogo che ha distrutto il capannone “Casa World”, in via Buonarroti, potranno sottoporsi a un visita specialistica di accertamento.
Un protocollo sanitario assolutamente volontario: «Il comune, in veste di datore di lavoro, preso atto che la situazione è sotto controllo, ha comunque messo a disposizione dei propri dipendenti questa possibilità» ha spiegato il sindaco di Monza, Roberto Scanagatti.
Fin da subito lo stesso Scanagatti aveva rassicurato i cittadini: «Ho ricevuto ampie assicurazioni dai soggetti preposti, e direttamente impegnati sul campo con un grande dispiego di mezzi e uomini, che dall’incendio della struttura commerciale non c’è stata emissione di sostanze tossiche pericolose per la salute umana». I tecnici dell’Arpa, oggi come allora, assicurano la mancata emergenza nonostante il materiale andato in fumo. I livelli di fibre di amianto presenti nell’aria sarebbero tali da non ritenere l’episodio nocivo per la salute.
L’incendio, divampato dal magazzino sito al confine con Brugherio, aveva lambito altri due caseggiati: quello della ditta “FCC” e “Globo Trade”. Pochi istanti e le fiamme coprirono una superficie di 6 mila metri quadri. Una colonna di fumo visibile chiaramente da oltre 50 km di distanza che aveva lasciato tutti con il fiato sospeso. Presenti sul posto, oltre ai vigili del fuoco, anche gli uomini della Protezione Civile, della Polizia Locale e della Croce Rossa di Monza.
Il consigliere della lista civica CambiaMonza, Paolo Piffer, in sede consiliare, ha fatto richiesta attraverso una raccomandazione che il protocollo sanitario venga esteso anche ai cittadini con abitazioni o uffici vicini alla zona coinvolta. «Non essendoci rischi per la salute, e trattandosi quindi di un protocollo sanitario assolutamente volontario, la richiesta del consigliere non può essere accolta» precisa Scanagatti.
Foto: in alto, un immagine dell’incendio (archivio MB News.it)
in basso, il sindaco di Monza Roberto Scanagatti