
Un gioco finito male o una tragica fatalità. Queste le ipotesi più accreditate sulla misteriosa morte di Kaleb Pessina, deceduto per soffocamento da filo elettrico mentre era nella sua cameretta, giovedì nel tardo pomeriggio, a Lesmo.
Un gioco finito male o una tragica fatalità. Queste le ipotesi più accreditate sulla misteriosa morte di Kaleb Pessina, deceduto per soffocamento da filo elettrico mentre era nella sua cameretta, giovedì nel tardo pomeriggio, a Lesmo.
La telefonata disperata dei suoi familiari è arrivata al 118 come un fulmine a ciel sereno, ma a nulla è valsa la corsa in ospedale, perché il piccolo Kaleb, dodici anni, è deceduto appena entrato al pronto soccorso del San Gerardo di Monza. Un bel bambino, la faccia allegra e una famiglia affettuosa. Questo è il quadro che la comunità pastorale di Peregallo fa della vita dello studente di prima media, di origine etiope, adottato qualche anno fa dalla famiglia Pessina.
La tragedia si è verificata giovedì, nel tardo pomeriggio.
Sono in corso indagni, ma Kaleb, presumibilmente era solo in casa, ed è stato trovato in fin di vita con un cavo elettrico attorno alla gola, dal fratello maggiore, rientrato a casa verso le 18. La chiamata ai genitori ed al 118, e poi la folle corsa in ospedale. Il dramma si è consumato in pochi minuti. Per il piccolo non c’è stato nulla da fare.
La strana dinamica del suo ritrovamento e la presunta causa della mortE, ha richiesto anche l’intervento dei carabinieri del Gruppo Monza che, una volta arrivati presso l’abitazione della famiglia Pessina, hanno effettuato i rilievi e ascoltato i racconti di tutti i componenti della famiglia. La Procura di Monza, informata dei fatti, come atto dovuto, ha richiesto l’autopsia sul corpo del ragazzino.
Dalle prime ricostruzioni la morte di Kaleb potrebbe essere stata la conseguenza di un gioco finito male, meno plausibile invece l’ipotesi di un tentativo del piccolo di farsi del male da solo. Nonostante attualmente non vi sia alcun sospettato di azione violenta da parte di familiari o estranei, la pista del giallo criminale non è stata scartata a priori.
La comunità di Peregallo, frazione di Lesmo dove Kaleb faceva il chierichetto, è stata la prima a dare la notizia della sua scomparsa e a manifestare il suo affetto alla famiglia, travolta dal dolore e sconcertata per quanto accaduto.