Parco del Rio Vallone: 900 piante e 800 ettari ai cacciatori

2 dicembre 2012 | 22:04
Share0
Parco del Rio Vallone: 900 piante e 800 ettari ai cacciatori

parco rio vallone-zona faunistica dopoUna bella notizia e una brutta vedono protagonista il parco del Rio Vallone, compreso fra Ornago, Cavenago Brianza, Mezzago, Basiano, Bellusco, Masate, Aicurzio, Busnago, Mezzago, Sulbiate, Verderio Inferiore Cambiago e Gessate.

parco rio vallone-zona faunistica dopoUna bella notizia e una brutta vedono protagonista il parco del Rio Vallone, compreso fra Ornago, Cavenago Brianza, Mezzago, Basiano, Bellusco, Masate, Aicurzio, Busnago, Mezzago, Sulbiate, Verderio Inferiore Cambiago e Gessate.

Da una parte il consorzio ha presentato un progetto di riqualificazione che prevede la piantumazione di 900 piccoli arbusti nel Boscone di Ornago.

Dall’altra parte c’è invece la forte riduzione all’interno del Parco, come deciso dal nuovo piano provinciale, delle aree salvaguardate dalla caccia che dagli odierni 960 ettari passerà nel 2013, con l’apertura della stagione venatoria, a 160. Il grido dall’arme arriva dal presidente del parco Antonio Varisco.

parco rio vallone-zona faunistica prima

“La cosa che maggiormente ci preoccupa e ci vede fortemente contrari è la prevista forte riduzione della Zona di Ripopolamento e Cattura di Ornago. Di fatto si potrà andare a caccia liberamente nel Boscone di Ornago e in tutti i terreni ricompresi fra l’Autostrada e la provinciale Monza-Trezzo, tolto delle aree che già sono chiuse al pubblico (Sanatorio di Ornago, ex discarica di Cavenago di Brianza) e le Foppe di Cavenago. Siamo molto preoccupati perché l’apertura alla caccia su pressoché tutto il Parco vanificherà molto del lavoro fatto in questi anni per avvicinare la gente al Parco, per insegnare loro che esistono delle zone tranquille e fruibili appena fuori di casa, raggiungibili a piedi o in bicicletta. Come farà il Parco ad organizzare visite guidate o iniziative per le famiglie nel Boscone di Ornago con il continuo rischio di incidenti?”

Il nuovo piano della provincia di Monza e Brianza rispetta la normativa che prevede un minimo del 20% di aree tutelate (nel parco del Rio Vallone sarrà il 20,2%), ma certo non soddisfa il presidente del parco che chiede “coraggio al presidente Allevi, per tutelare almeno il 30% del parco”.

Per Andrea Monti, assessore provinciale con deleghe a Caccia e pesca, il cambiamento nel parco fa parte di una normale politica di gestione del territorio: “Le aree faunistiche dedicate alla caccia si sono ridotte in provincia anche per i cantieri di Pedemontana e quindi abbiamo attuato uno spostamento. In queste aree, nel momento in cui il piano verrà approvato, si potrà cacciare da metà settembre fino a febbraio come in tutti gli altri parchi presenti in Brianza. L’aumento dell’area di caccia aumenterà anche la sicurezza per tutti, dato che con un’area più ampia i cacciatori non si concetreranno solo in alcune zone magari “sovraffollate”. Sono comunque aperto al dialogo verso tutti coloro che porteranno dei dubbi a riguardo”.

Il parco diventerà anche più verde grazie a quanto previsto per il Boscone di Ornago: gli interventi che interesseranno una superficie di circa 7 ettari, prevedono il taglio selettivo delle specie esotiche presenti nel bosco e la messa a dimora di 900 piantine che verranno curate e protette dalla ricrescita delle piante non autoctone per i prossimi tre anni.

Venerdì 30 novembre, alle ore 21 presso la sala consiliare del comune di Ornago verrà presentato ai cittadini il progetto.

in foto: a destra l’area di ripopolamento attuale di 960 ha. In alto l’area prevista dal nuovo piano di 160 ha.