Pedemontana, la B2 preoccupa i sindaci brianzoli

14 febbraio 2013 | 22:04
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Pedemontana, la B2 preoccupa i sindaci brianzoli

pedemontana-conf-provincia-monzaPreoccupati per Pedemontana. Preoccupati per il destino del loro territorio, che rischia di essere messo in ginocchio dal mega cantiere per la realizzazione della superstrada che dovrebbe risolvere parte dei problemi di traffico del Nord Milano.

pedemontana-conf-provincia-monzaPreoccupati per Pedemontana. Preoccupati per il destino del loro territorio, che rischia di essere messo in ginocchio dal mega cantiere per la realizzazione della superstrada che dovrebbe risolvere parte dei problemi di traffico del Nord Milano.

I sindaci dei Comuni di Lentate sul Seveso, Balrassina, Meda, Seveso e Cesano Maderno, quelli interessati dalla costruzione della tratta B2, hanno incontrato l’assessore provinciale alla Mobilità, Franco Giordano, per fare il punto sull’intervento e, soprattutto, per capirne i tempi di realizzazione.

I sindaci temono soprattutto due cose: la realizzazione a lotti e la mancanza di risorse. E il mix delle due cose potrebbe addirittura rivelarsi letale per la viabilità, l’ambiente e l’economia della zona. I sindaci hanno hanno già diffidato Cal e Apl a chiarire la situazione e a prendere provvedimenti per scongiurare ciò che si configurerebbe come un vero e proprio disastro per il territorio. I sindaci spiegano che «il rischio è che si completi la tratta A8 –A9, ovvero il tratto di raccordo fra le due autostrade per Varese e Como, rispettivamente da Cassano Magnano a Lomazzo, nonché del tratto fra Lomazzo e Lentate, e che tutto il traffico autostradale sfoci poi sulla Sp 35, sulla prima curva della Milano Meda». Risultato: la strada, già vicina al collasso, subirebbe un ulteriore aggravio di volumi di traffico.

Le amministrazioni comunali chiedono dunque garanzie concrete, soprattutto a Regione Lombardia, affinché l’opera venga proseguita e completata (l’ultimazione è prevista entro il 2018). Inoltre, chiedono anche il mantenimento del contributo pubblico a servizi dell’intera opera e di tutto il territorio interessato, non autorizzando che venga anticipato per compensare le risorse non versate dai soci privati. «Pedemontana ha un ritardo fisiologico – ha commentato l’assessore -. Le principali difficoltà sono legate alla situazione negativa del mondo bancario. Ottenere dei finanziamenti oggi è molto difficile».