Bollette pazze, accordo Tim-giunta: caso chiuso

19 marzo 2013 | 08:48
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Bollette pazze, accordo Tim-giunta: caso chiuso

cellulare-smartphoneCaso chiuso. Dopo mesi di trattative serrate, l’amministrazione comunale ha scritto la parola fine al caso dei telefonini pazzi esploso la scorsa primavera durante gli ultimi respiri dell’ex giunta di Marco Mariani.

cellulare-smartphoneCaso chiuso. Dopo mesi di trattative serrate, l’amministrazione comunale ha scritto la parola fine al caso dei telefonini pazzi esploso la scorsa primavera durante gli ultimi respiri dell’ex giunta di Marco Mariani.

Sul tavolo dell’ex sindaco leghista erano arrivate bollette per un totale di circa mezzo milione di euro per il 2011 e il primo bimestre del 2012, scaturite anche dai telefonini degli ex assessori che inconsapevolmente scaricavano dati all’impazzata.

La nuova giunta di Roberto Scanagatti, facendo anche leva sull’obbligo della casa telefonica di attivare gratuitamente sistemi di allarme in caso di consumi smodati, è riuscita a limare la cifra complessiva, portandola di fatto a 70 mila euro.

«La cifra reale che dovremmo pagare è di 190 mila euro – spiega Egidio Longoni, assessore agli Affari generali -, alla quale però vanno sottratti 117 mila euro che ci sono stati rimborsati». La differenza, fa 73 mila euro. Attualmente il Comune ha in dotazione circa 400 sim, la maggior parte delle quali sono relative al traffico dati. «Oltre ad avere contenuto la spesa relativa alle bollette pazze – aggiunge Longoni -, siamo anche riusciti a rivedere il costo bimestrale telefonico che è stato abbattuto di oltre il 50%».