Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza riconfermato il presidente Sangalli

19 marzo 2013 | 22:00
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Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza riconfermato il presidente Sangalli

Carlo Sangalli è stato riconfermato presidente di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza dall’assemblea generale ordinaria svoltasi lunedì 18 marzo nella sede di Palazzo Castiglioni, in corso Venezia.

Carlo Sangalli è stato riconfermato presidente di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza dall’assemblea generale ordinaria svoltasi lunedì 18 marzo nella sede di Palazzo Castiglioni, in corso Venezia.

L’assemblea che ha rieletto Carlo Sangalli presidente ha provveduto anche al rinnovo delle cariche sociali eleggendo il nuovo Consiglio direttivo (rinnovato per un terzo e con un’accresciuta presenza femminile) il Collegio dei revisori dei conti ed il Collegio dei probiviri.

“Stiamo attraversando una situazione di eccezionale difficoltà politica ed economica – ha detto Sangalli – La grande crisi, con il crollo dei consumi e la chiusura delle imprese, non cala di intensità. Questo 2013 non sarà certamente un anno positivo e il percorso che abbiamo di fronte è ancora in forte salita”.

Sangalli nel suo discorso ha toccato punti quali la necessità di stabilità politco-istituzionale per le imprese, l’importanza di Expo 2015 e tematiche quali l’occupazione e il lavoro. Inoltre ha esposto la linea programmatica che vedrà impegnata Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza: “A una situazione eccezionale si risponde con misure urgenti che devono incidere su minor pressione fiscale, semplificazione burocratica, accesso al credito, contrasto dell’illegalità e spending review, In questo contesto intendiamo puntare sul rafforzamento dei distretti del commercio e delle reti d’impresa incentivando e semplificando le alleanze tra imprese per rispondere alla grande crisi.

Per chiudere Sangalli ha nuovamente sottolineato un forte interesse per la proposta contenuta nel programma di Roberto Maroni, neogovernatore della Regione Lombardia: una “no tax area” della durata di tre anni – in accordo con lo Stato – per chi crea valore come start up, imprese che assumono giovani, imprese turistiche, negozi storici e neoprofessionisti.