Confindustria, febbraio meglio di gennaio. Ma crisi ancora forte

Il mese di febbraio nella puntuale congiunturale di Confindustria Monza e Brianza rileva due dati positivi: il tessuto manifatturiero della Brianza ha realizzato nel mese di febbraio un aumento, su gennaio, pari al 4% per il fatturato e al 2% del portafoglio ordini mentre le scorte sono scese del 2%. Un dato che, però, stride con una caduta dell’attività e un acuirsi degli effetti della crisi; nel confronto con febbraio 2012, il 67% delle imprese intervistate rivela una diminuzione del fatturato, il 42% del portafoglio ordini e il 55% delle scorte.
Il mese di febbraio nella puntuale congiunturale di Confindustria Monza e Brianza rileva due dati positivi: il tessuto manifatturiero della Brianza ha realizzato nel mese di febbraio un aumento, su gennaio, pari al 4% per il fatturato e al 2% del portafoglio ordini mentre le scorte sono scese del 2%. Un dato che, però, stride con una caduta dell’attività e un acuirsi degli effetti della crisi; nel confronto con febbraio 2012, il 67% delle imprese intervistate rivela una diminuzione del fatturato, il 42% del portafoglio ordini e il 55% delle scorte.
Cosa ci si aspetta per marzo? Un sostanziale mantenimento del livello raggiunto: il 57% delle imprese si pronuncia per una stabilità del fatturato mentre il 27% attende un aumento; analogamente, il 66% prevede un portafoglio ordini stabile e il 25% in aumento; il sentiment per l’export prevede nel 77% dei casi stabilità, il 5% diminuzione e il 18% aumento.
Per quanto riguarda i settori, le imprese metalmeccaniche prefigurano il loro export stabile (79% dei casi) o in aumento il loro export (21%) così come le chimiche (67% in aumento, 33% stabile) e il legno-arredo (67% in aumento, 33% stabile).
Occupazione: a fine febbraio lo stock di imprese che hanno inoltrato richieste di ricorso agli ammortizzatori sociali è sceso a 122 imprese dalle 128 del mese precedente per un totale di 4.922 dipendenti contro 5.632.