Gli animalisti aprono il “Rifugio No-Harlan”: e cercano finanziamenti

3 marzo 2013 | 22:01
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Gli animalisti aprono il “Rifugio No-Harlan”: e cercano finanziamenti

harlan-correzzana-manifestazione-mbLe plateali manifestazioni di protesta più o meno recenti davanti ai cancelli della Harlan di Correzzana non erano abbastanza. Per questo le associazioni Freccia 45, Enpa Monza e Brianza e AmiciCani hanno deciso di dare il via al progetto del “Rifugio No-Harlan”, in supporto alle attività I-Care.

harlan-correzzana-manifestazione-mbLe plateali manifestazioni di protesta più o meno recenti davanti ai cancelli della Harlan di Correzzana non erano abbastanza. Per questo le associazioni Freccia 45, Enpa Monza e Brianza e AmiciCani hanno deciso di dare il via al progetto del “Rifugio No-Harlan”, in supporto alle attività I-Care.

Un rifugio alle porte di Milano dove recuperare ed avviare all’adozione gli animali salvati dai laboratori della vivisezione. Il progetto prende proprio il nome dalla Harlan di Correzzana, multinazionale degli esperimenti sugli animali. «Il nostro obiettivo è cercare di salvare il maggior numero di animali destinati alla vivisezione, iniziando da HARLAN, il cui allevamento si trova a pochi chilometri di distanza» spiega Susanna Chiesa, Presidente di Freccia 45. «Il numero di animali salvati dalla morte in laboratorio è in continuo aumento e abbiamo raggiunto quota 9681. Perciò è fondamentale aumentare il network di rifugi in grado di ospitare questi animali» ha aggiunto Massimo Tettamanti, Coordinatore Europeo dell’International Center for Alternatives in Research and Education (I-care).

Intanto le tre associazioni hanno già avviato la ricerca di volontari e di fondi per mantenere il rifugio. Trovate tutte le informazioni necessarie sulla pagina dedicata dell’associazione AmiciCani.