
Tutto pronto per l’inaugurazione della statua di Garibaldi. Dopo anni di oblio, domenica alle 11 l’amministrazione comunale scoprirà il monumento all’Eroe dei due mondi completamente restaurato.
Tutto pronto per l’inaugurazione della statua di Garibaldi. Dopo anni di oblio, domenica alle 11 l’amministrazione comunale scoprirà il monumento all’Eroe dei due mondi completamente restaurato.
La statua è stata posizionata in piazza Garibaldi, dove si trovava originariamente, prima di venire trasferita nel cortile dell’istituto Olivetti, dove è rimasta per anni esposta alle intemperie e al mal tempo nascosta in un angolo.
I lavori di recupero, ai quali ha contribuito in maniera decisiva l’associazione Mazziniana Italiana, sono stati impegnativi e in particolare gli interventi hanno riguardato le numerose fessure comparse nel corso degli anni. La storia della statua è molto curiosa. Si dipana lungo due secoli fra spostamenti e duplicati.
Alla morte di Garibaldi, avvenuta nel 1882, anche Monza decise che era il caso di darsi un monumento alla sua memoria. Per la realizzazione, l’amministrazione municipale organizzò un concorso vinto dallo scultore Ernesto Bazzaro. Per dare al blocco di marmo di Carrara la forma dell’Eroe dei due mondi, l’artista impiegò quattro anni di lavoro e venne inaugurata il 3 giugno 1.886 in piazza Isola, l’odierna piazza Garibaldi. Il marmo, però, si sa, è soggetto ai deterioramenti dovuti agli agenti atmosferici: pioggia, vento, neve e così dopo pochi anni la statua iniziò a rovinarsi. Nel 1915 fu decisa la sua sostituzione con una copia esatta in bronzo, anch’essa opera del Bazzaro. Nel 1934, a causa delle numerose modifiche urbanistiche cui la città stava andando incontro, la statua fu ritenuta poco adatta alla piazza in cui sorgeva e ne fu deciso il trasferimento nei Boschetti reali, dove si trova tuttora, mentre quella in marmo finì in magazzino.