Patto di stabilità sotto i 5mila abitanti: sindaci del vimercatese disperati

27 marzo 2013 | 22:02
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Patto di stabilità sotto i 5mila abitanti: sindaci del vimercatese disperati

Sulbiate-municipioIl 21 marzo i sindaci italiani hanno manifestato a Roma contro le regole del Patto di Stabilità che stà strangolando i comuni italiani. Regole che hanno riguardato fino ad oggi solo i comuni sopra i 5mila abitanti, ma che dal 2013 preoccupano anche i circa 5500 piccoli comuni italiani.

Sulbiate-municipioIl 21 marzo i sindaci italiani hanno manifestato a Roma contro le regole del Patto di Stabilità che stà strangolando i comuni italiani. Regole che hanno riguardato fino ad oggi solo i comuni sopra i 5mila abitanti, ma che dal 2013 preoccupano anche i circa 5500 piccoli comuni italiani.

E cominciano già i primi grattacapi e le prime preoccupazioni: nel vimercatese ci sono comuni come Mezzago, Sulbiate, Ronco Briantino, Burago Molgora e Ornago. Tutti piccoli comuni sotto i 5mila abitanti che da quest’anno dovranno preoccuparsi di risparmiare ulteriormente sulle proprie spese a fronte di un continua diminuzione delle risorse trasferite dallo stato.

“Il patto di stabilità anche per i comuni sotto i 5mila abitanti significa che anche noi saremo Crespi-Andrea-Sulbiate-Insiemevincolati nelle spese gestendole in maniera diversa dal passato – afferma il sindaco di Sulbiate, Andrea Crespi – Dobbiamo mettere da parte una cifra intorno al 10-12% del totale, circa 330mila euro per il 2013. Una percentuale che secondo le regole attuali aumenterà nel corso degli anni. Se avremo meno trasferimenti da parte dello stato per il 2013, dovremmo sederci attorno ad un tavolo e decidere come far tornare i conti. Ad oggi la prospettiva che abbiamo davanti ci consente solo di tagliare le spese per i servizi fondamentali gestiti dal comune e aumentare le tasse. Non mi meraviglia che qualcuno propone la cassa integrazione per i dipendenti comunali come Mezzago, perché purtroppo ormai siamo arrivati al dover scegliere quale servizio tagliare. La speranza è che l’Anci convinca lo stato ad allentare le maglie del patto di stabilità”.

Stessa situazione drammatica anche per il vicino comune di Mezzago: comune virtuoso della Brianza, che ha visto come tutti gli altri enti, un taglio costante dei trasferimenti negli ultimi 7 anni.

“Ci troviamo davanti ad una situazione impossibile da affrontare – afferma il sindaco di Mezzago Antonio Colombo – Dovremo fare degli interventi drastici: innanzitutto non saremo più in grado di pagare i nostri fornitori, peggiorando la crisi che sta colpendo il mondo del lavoro. In comune Colombo-Antonio-mezzagodopo due pensionamenti negli ultimi anni non abbiamo potuto assumere nuovo personale anche se ne avremmo bisogno. Siamo in una situazione assurda e per i comuni sotto i 5000 sarà un girone infernale questo 2013. Da otto anni continuiamo a ricevere sempre meno soldi e da quest’anno oltre a spendere meno, dovremo mettere da parte 341mila euro, come chiesto dal patto di stabilità. Soldi che non potremo spendere e di cui ad oggi non conosciamo il destino.

In Italia ci sono circa 5500 comuni sotto i 5mila abitanti: se lo stato chiede ad ogni ente una cifra intorno ai 300mila euro, in un anno otterrebbe un risparmio di circa 1miliardo e 500milioni di euro. Un cifra di poco inferiore rispetto al costo del parlamento che è circa 2 miliardi di euro: vale la pena mettere in ginocchio migliaia di comuni per una cifra che certo non cambierà il destino del nostro paese?”

A breve i 5 piccoli comuni del vimercatese si incontreranno in un faccia a faccia fra sindaci per capire quali possibili soluzioni adottare per evitare la bancarotta. Le soluzioni sembrano però lontane anche a fronte di un’assenza di governo nazionale.

in foto: a destra il sindaco di Sulbiate Andrea Crespi. Sotto il sindaco di Mezzago Antonio Colombo