Pirata provoca incidente. Miracolo per 4 giovani

17 marzo 2013 | 22:03
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Pirata provoca incidente. Miracolo per 4 giovani

autostradaL’auto davanti a te che viene scaraventata fuori strada da un pirata che scappa, un corpo sbalzato fuori dall’auto, il tentativo di salvare una vita e poi un angelo, appena finito il turno del 118, che rende possibile il miracolo. Il racconto di due brianzole che, sabato mattina, stavano facendo ritorno a Monza da Pisa, ha dell’incredibile.

autostradaL’auto davanti a te che viene scaraventata fuori strada da un pirata che scappa, un corpo sbalzato fuori dall’auto, il tentativo di salvare una vita e poi un angelo, appena finito il turno del 118, che rende possibile il miracolo. Il racconto di due brianzole che, sabato mattina, stavano facendo ritorno a Monza da Pisa, ha dell’incredibile.

“Erano le 12.07, ho guardato l’ora perché ero al telefono con mio marito – racconta E.P., monzese – sul tratto dell’autostrada A1, in direzione Milano. Due auto davanti alla nostra un pazzo fa una manovra azzardata, con un macchinone tampona violentemente una macchina più piccola, che si ribalta più volte finendo contro il guardrail”.

Sono attimi di panico, per la donna che sta rientrando a casa con un’amica da un incontro di beneficienza, e che non esita a fermarsi “Abbiamo visto due corpi volare sull’asfalto a dieci metri da noi – prosegue S.M., avvocato lissonese – ci siamo fermate ed abbiamo chiamato i soccorsi.

L’ambulanza non poteva arrivare, ci hanno detto che avrebbero mandato l’elicottero”. Un giovane 30enne (Fabio), era coperto di sangue, le due donne lo tenevano tra le braccia senza sapere cosa fare, mentre altri due feriti si lamentavano da dentro l’abitacolo della macchina ed una terza giaceva priva di sensi anche lei sulla carreggiata.

“Sono arrivati i carabinieri, poi finalmente si è fermata un’altra auto – prosegue E.P. – ed è sceso un angelo. Una dottoressa che aveva appena smontato il turno dal 118, che per fortuna aveva con se la valigetta del pronto soccorso. Ha fatto al ragazzo un massaggio cardiaco di oltre 30 minuti, facendo due iniezioni di adrenalina per fargli ripartire il cuore. Gli ha salvato la vita”. Grazie alla dottoressa Sabrina Gronchi, forse Fabio ce la farà.