Seregno: al Museo Vignoli la mostra “Vite per la Legalità”

13 marzo 2013 | 22:00
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Seregno: al Museo Vignoli la mostra “Vite per la Legalità”

Colzani-Mariani-Mostra-legalità-Seregno2013Fulvio Croce, Emilio Alessandrini, Giorgio Ambrosoli, Guido Galli, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Quattro magistrati e due avvocati. Sei uomini con un destino comune: tutti, fra il 1977 e il 1992, furono vittime del terrorismo e dello stragismo. A loro è dedicata la mostra fotografica «Vite per la legalità», in programma dal 18 marzo al 30 marzo al «Museo Vignoli», promossa dal Comune di Seregno in collaborazione con l’«Associazione Nazionale Magistrati – Sezione Trentino Alto Adige» e l’associazione «Dare un’anima alla città».

Colzani-Mariani-Mostra-legalità-Seregno2013Fulvio Croce, Emilio Alessandrini, Giorgio Ambrosoli, Guido Galli, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Quattro magistrati e due avvocati. Sei uomini con un destino comune: tutti, fra il 1977 e il 1992, furono vittime del terrorismo e dello stragismo. A loro è dedicata la mostra fotografica «Vite per la legalità», in programma dal 18 marzo al 30 marzo al «Museo Vignoli», promossa dal Comune di Seregno in collaborazione con l’«Associazione Nazionale Magistrati – Sezione Trentino Alto Adige» e l’associazione «Dare un’anima alla città».

«L’obiettivo – spiega il Sindaco Giacinto Mariani – è conservare ed elaborare un frammento drammatico della nostra storia: la stagione delle stragi di mafia e del terrorismo come strumento di lotta politica. Perché il passato non pesi sulle nostre spalle come un macinio o sia una clava da brandire contro gli avversari, ma un impegno etico e istituzionale per il futuro. E, con uno sguardo al futuro, già da tempo abbiamo avviato un percorso di educazione alla legalità». Tra le ultime iniziative il Sindaco ha ricordato il libro «A scuola di legalità» realizzato dal Comune e distribuito nelle scuole e la visita di un centinaio di studenti al Tribunale di Monza.

La mostra, attraverso ventisei pannelli, ricostruisce il contesto in cui sono maturati questi drammatici eventi e racconta – grazie a fotografie anche private, che li ritraggono come genitori, mariti, amici – la storia, l’agguato e la memoria di sei uomini che hanno dedicato la loro vita alla legalità.

«L’esigenza – spiega Pasquale Profiti, presidente ANM sezione Trentino Alto Adige, che sarà presente all’inaugurazione – era dare un volto al concetto di legalità, poterla raccontare attraverso storie concrete. Grazie a questi racconti la legalità prende vita, si siede accanto a noi, ci pone di fronte alle decisioni che ogni giorno prendiamo. Questi sei uomini lo fecero e pagarono la loro scelta con la vita».

Fulvio Croce, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Torino, fu ucciso dalle «Brigate Rosse» il 28 aprile 1977; Emilio Alessandrini, magistrato che si occupò della strage di piazza Fontana e dello scandalo finanziario del Banco Ambrosiano, fu assassinato il 29 gennaio 1979 da un commando di terroristi rossi di «Prima Linea»; Giorgio Ambrosoli, avvocato, il liquidatore della Banca Privata Italiana di Michele Sindona, fu ucciso da un killer ingaggiato dal banchiere siciliano l’11 luglio 1979; Guido Galli, magistrato, fu assassinato da «Prima Linea» il 19 marzo 1980; Giovanni Falcone, protagonista del primo grande processo contro la mafia, il cosiddetto maxi-processo di Palermo del 1987, fu ucciso nella strage di Capaci il 23 maggio 1992; Paolo Borsellino, impegnato anche lui nel maxi-processo, fu assassinato nella strage di via D’Amelio il 19 luglio 1992.

«Dare un’anima alla città – spiega Antonio Colzani, presidente dell’associazione seregnese – significa infondere nelle nostre coscienze qualcosa di visibile e tangibile. E cosa c’è di più concreto se non agire nella legalità e per la legalità? Lo diciamo soprattutto ai giovani e agli studenti affinché imparino dagli esempi prima ancora che dai libri che solo il rispetto delle regole può garantire la democrazia». E proprio agli studenti di terza media l’associazione «Dare un’anima alla città» ha proposto un concorso, «Educare alla legalità»: un tema a scelta tra tre tracce con cui sviluppare il concetto di legalità. Una cinquantina gli studenti che hanno partecipato in rappresentanza delle scuole «Mercalli», «Don Milani» e «Manzoni». La Giuria, presieduta da Giuseppe Colombo (già Dirigente scolastico Istituto Bassi) e composta da Adriana Spada (già insegnante di lettere alle Manzoni), Paola Ferraccioli (già insegnante di lettere alle Don Milani), Sofia Mariani (insegnante di lettere al Ballerini), Annarosa Garzoni (insegnante di lettere alle Mercalli) e Massimo Pozzi («Dare un’anima alla città»), premierà i migliori lunedì 18 marzo nel corso dell’inaugurazione della mostra.

Inaugurazione lunedì 18 marzo alle ore 18 al «Museo Vignoli», via Santino De Nova. La mostra potrà essere visitata, tutti i giorni, nei seguenti orari: dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 19. È possibile prenotare visite guidate all’indirizzo di posta elettronica: dareunanima@gmail.com.

Fonte (e foto) Ufficio Stampa Comune di Seregno