
Uno stabile decadente e pericolante, di proprietà dell’Inps e dimenticato da oltre 20 anni. Una “storia nota” in quel di Seregno, una storia di sprechi all’italiana, come denuncia MB Reporter attraverso un video che mostra immagini inequivocabili. Siamo a Seregno, in via Settembrini, dove l’ex clinica Santa Maria – 16000 metri cubi – cade letteralmente a pezzi (con tanto di ponteggi a protezione dei pedoni) dopo che l’Inps, nel 1990, ha proceduto all’acquisto.
Uno stabile decadente e pericolante, di proprietà dell’Inps e dimenticato da oltre 20 anni. Una “storia nota” in quel di Seregno, una storia di sprechi all’italiana, come denuncia MB Reporter attraverso un video che mostra immagini inequivocabili. Siamo a Seregno, in via Settembrini, dove l’ex clinica Santa Maria – 16000 metri cubi – cade letteralmente a pezzi (con tanto di ponteggi a protezione dei pedoni) dopo che l’Inps, nel 1990, ha proceduto all’acquisto.
L’impatto visivo è drammatico. L’intonaco, quello che ne resta, è pallido e traballante, le tapparelle delle finestre sono scheggiate e il cancello sigillato per impedire ai senzatetto di rifugiarvisi, il giardino, molto grande, è brado e gli alberi e la vegetazione crescono irregolarmente.
Il dito lo punta Adiconsum Brianza, associazione che da anni pone l’accento sulla questione, specificando come da oltre un ventennio l’Inps sia proprietaria dello stabile e nessuno capisca i motivi dell’abbandono. Inoltre, l’Inps paga affitti milionari per le sedi di Carate Brianza, Seregno, Desio e Cesano Maderno, quando la struttura era stata acquistata per riunire proprio questi distaccamenti.