Il verde in città fa bene. Brianza, Pedemontana e Ptcp

22 aprile 2013 | 22:12
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Il verde in città fa bene. Brianza, Pedemontana e Ptcp

alberi-caduti-tagliati-arcoreProbabilmente non doveva arrivare uno studio dell’università di Exeter, pubblicato sul Journal of Psychological Science, per convincere i brianzoli che i giardini e i parchi nelle aree urbane riducono la negatività.

alberi-caduti-tagliati-arcoreProbabilmente non doveva arrivare uno studio dell’università di Exeter, pubblicato sul Journal of Psychological Science, per convincere i brianzoli che i giardini e i parchi nelle aree urbane riducono la negatività.

Infatti, nonostante l’inestimabile risorsa che risponde al nome di Parco di Monza, le città del territorio nostrano hanno una fame verde grande come tutte le case che ne delineano gli ormai grigi contorni e i dati sono drammatici: a Monza cementificato l’84% del territorio e nel decennio 1999-2009 spariti oltre 2 mila ettari di terreno.

La ricerca, durata ben 17 anni, ha sottolineato che gli intervistati riportavano meno stress mentale e un più elevato senso di soddisfazione generale quando vivevano in zone più verdi.

A questa stregua – e stando alla prestigiosa ricerca – la negatività per i brianzoli dovrebbe toccare vertici altisonanti; eppure, sopra al tunnel, qualcosa si muove. Il soprassuolo di viale Lombardia, che nel prossimo mese di maggio verrà pianificato nel dettaglio da comune e Anas, prevede un parco urbano di quasi 4 ettari. Senza dimenticare il Ptcp, che proprio in questi minuti è in discussione sui banchi del consiglio provinciale e che, in soldoni, intende dimezzare le aree non sottoposte a vincolo. Per l’adozione c’è tempo fino al 27 luglio.

Intanto, con il progetto Pedemontana all’orizzonte e paesi come Lissone e Vedano al Lambro, rispettivamente a quota 85% e 90% di territorio sacrificato, la fame e la negatività, come insegnano gli universitari inglesi, restano.