Ricetta per orecchiette al pesto di fave e pecorino

Perché a volte della pasta si sente un bisogno fisico, quasi viscerale. E questa necessità deve essere assecondata senza senso di colpa alcuno. Un buon piatto di pasta, che prenda la forma di spaghetti o pennette, di maccheroni o tortiglioni, riesce, come pochi altri cibi, ad avere un effetto che definirei catartico.
Perché a volte della pasta si sente un bisogno fisico, quasi viscerale. E questa necessità deve essere assecondata senza senso di colpa alcuno. Un buon piatto di pasta, che prenda la forma di spaghetti o pennette, di maccheroni o tortiglioni, riesce, come pochi altri cibi, ad avere un effetto che definirei catartico.
Se l’umore è sotto i piedi, la pasta lo risolleva, se l’umore è già alto la pasta ci fa sentire invincibili, soprattutto se le forchettate vengono intervallate da un bel sorso di buon vino.
Ecco la mia proposta per condire le orecchiette con un pesto realizzato con le fave, legumi assolutamente primaverili, visto che si raccolgono proprio tra aprile e maggio. L’aggiunta, alle fave, del pecorino vien da sè.
Ingredienti per due persone
160 grammi di orecchiette
circa 100 grammi netti di fave
50 grammi di pecorino da grattugiare
olio, sale e pepe
un paio di foglioline di menta, facoltative
Difficoltà: nessuna
Tempo: 5 minuti per il pesto di fave, più il tempo di cottura della pasta
Preparazione
Un’altra ricetta rapidissima. Figuratevi, l’operazione più macchinosa è quella che devo svolgere per sgranare le fave! E una volta tolte dal loro baccello, il più è fatto. Le sgrano, quindi, e le frullo, crude, con un filo d’olio, una spolverata di sale e una di pepe. Io aggiungo sempre anche un paio di foglioline di menta, così rendo il pesto più profumato. Faccio intanto cuocere le orecchiette in abbondante acqua salata: una volta pronte, belle al dente, le scolo e le faccio saltare in padella con un filo d’olio, il pesto di fave e un paio di dita di acqua di cottura che avrò saggiamente tenuto da parte. Gratto sopra la pasta il pecorino e continuo a farla saltare ancora per un paio di minuti. Aspetto che il tutto si amalgami e porto in tavola.