
La Petromed si perde, si ritrova, per poi perdersi di nuovo nell’intricato labirinto di una gara 1 che porta con sè tante riflessioni amare.
La Petromed si perde, si ritrova, per poi perdersi di nuovo nell’intricato labirinto di una gara 1 che porta con sè tante riflessioni amare.
Il primo canestro, a favore dei padroni di casa, è assai poco indicativo perchè sono i ben più tenaci avversari a mettere avanti la testa da questo momento sino alla sirena finale e spaccare subito il match con un vantaggio che supera la decina di punti. Increduli per lo spettacolo che sta andando in scena, i ragazzi di Gandini si destano in avvio di secondo quarto e, sebbene mai veramente pericolosi, trovano le motivazioni giuste per tornare in corsa. Nella ripresa si assiste allo stesso copione: i tiratori gialloblu timbrano il cartellino in pochissime occasioni mentre gli avversari bucano la retina con una facilità disarmante che porta i primi a disunirsi e a leccarsi le ferite in vista di mercoledì sera quando, sul campo di Cesano Boscone, si giocherà gara 2. Marco Didoni, vice allenatore della Petromed, riflette contrito:«Sono gare di nervi, conta l’approccio e noi l’abbiamo sbagliato completamente. Soluzioni nell’immediato? Cercheremo di ruotare qualche giocatore per ottenere il massimo da ciascuno».