Aperta Residenza Cantalupo, 200 posti letto di housing sociale

Da rudere abbandonato a residenza di housing sociale. Venerdì pomeriggio è stata inaugurata residenza Cantalupo, sorta sulle ceneri della vecchia e fatiscente cascina, destinata a dare una risposta a tutti coloro che cercano una soluzione di locazione temporanea a pochi chilometri da Milano: mamme in difficoltà con bimbi piccoli, lavoratori, parenti di pazienti ricoverati in città e anche studenti.
Da rudere abbandonato a residenza di housing sociale. Venerdì pomeriggio è stata inaugurata residenza Cantalupo, sorta sulle ceneri della vecchia e fatiscente cascina, destinata a dare una risposta a tutti coloro che cercano una soluzione di locazione temporanea a pochi chilometri da Milano: mamme in difficoltà con bimbi piccoli, lavoratori, parenti di pazienti ricoverati in città e anche studenti.
Presenti il vice sindaco, Cherubina Bertola, l’assessore regionale alle Politiche sociali, Paola Bulbarelli, l’assessore comunale agli Affari generali, Egidio Longoni, e il consigliere regionale Stefano Carugo. «Questa struttura – ha detto l’assessore Bulbarelli – racchiude in se entrambe le mie deleghe: Housing sociale e Pari opportunità. E’ dunque per me un grande onore poter tagliare il nastro della residenza, che descrive molto bene ciò che vogliamo fare per rispondere al bisogno di coloro che, da una parte, non possono affacciarsi sul libero mercato e, dall’altra, non possono accedere all’edilizia pubblica». La residenza conta 100 stanze, doppie e singole, per un totale di 200 posti letto a un costo contenuto (300 e 370 euro) e diversi servizi inclusi (Internet flat, aria condizionata, parcheggio interno, nessuna barriera architettonica, pulizia della stanza, cambio delle lenzuola e bike sharing). La Residenza è nata grazie al Contratto di quartiere finanziato da Pirellone con oltre 1,6 milioni di euro.