
Violenza sessuale. Questo il reato contestato dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Arcore a un marocchino, classe 1979, pluripregiudicato. L’uomo, senza fissa dimora in Italia, nullafacente, è stato arrestato il 12 giugno, alle ore 22.30.
Violenza sessuale. Questo il reato contestato dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Arcore a un marocchino, classe 1979, pluripregiudicato. L’uomo, senza fissa dimora in Italia, nullafacente, è stato arrestato il 12 giugno, alle ore 22.30.
I fatti. Ubriaco e armato di coltello, l’uomo si trovava all’interno dell’abitazione di una giovane, anche lei nata in Marocco, ma residente ad Arcore. Dopo averla picchiata, le ha strappato i vestiti di dosso e si avventato su di lei cercando di consumare la violenza sessuale. Determinante la chiamata di un vicino di casa che, allarmato dalle grida della ragazza, ha avvertito i militari.
Arrestato l’uomo, la vittima è stata immediatamente soccorsa e trasportata all’ospedale San Gerardo di Monza con trauma cranico e facciale giudicato poi guaribile in 25 giorni.
Dalle prime indagini è poi emerso che il giorno prima, 11 giugno, alle ore 23.30, l’uomo ha abusato della donna sempre all’interno della sua casa. Alle ore 14.30, del 12 giugno, infatti, la giovane era andata all’ospedale di Vimercate dal quale, dopo averle diagnosticato una “policontusione”, guaribile in dieci giorni, era stata trasportata alla clinica Mangiagalli di Milano, dove il personale medico aveva potuto constatare la violenza sessuale.
Tutto è cominciato un anno fa circa: l’uomo non si era rassegnato al rifiuto della ragazza di intraprendere una relazione sentimentale con lui. Persa la testa, si è così trasformato nel suo aguzzino e, armato di coltello, si è prentato in casa della vittima con la forza minacciandola di ucciderla se non avesse acconsentito alle sue pretese. Arrestato lo scorso mese di marzo, l’uomo è poi uscito di prigione la settimana scorsa, continuando ad importunare la donna sino al momento dell’arresto.
Arrestato è ora rinchiuso nel carcere di Monza.