Bagno nell’Adda? No grazie. A Cornate divieti confermati

25 giugno 2013 | 22:02
Share0
Bagno nell’Adda? No grazie. A Cornate divieti confermati

tuffo-mbÈ iniziata da poco la stagione dei bagni e torna lo sguardo lungo le rive dell’Adda. Ogni anno, purtroppo, le tragedie non mancano, c’è chi infatti per difendersi dalla canicola, pensa di trovare refrigerio senza pericolo nelle acque dell’Adda.

tuffo-mbÈ iniziata da poco la stagione dei bagni e torna lo sguardo lungo le rive dell’Adda. Ogni anno, purtroppo, le tragedie non mancano, c’è chi infatti per difendersi dalla canicola, pensa di trovare refrigerio senza pericolo nelle acque dell’Adda.

L’anno scorso la Regione Lombardia aveva dichiarato balneabile le acque dell’Adda: un documento che aveva attestato la salubrità, ma non certo la sua pericolosità. Il sindaco di Cornate Fabio Quadri era quindi corso ai ripari stilando un’ordinanza per il divieto totale di balneazione lungo le sponde della sua città. Le pene variavano dai 25 ai 500 euro.

“L’ordinanza è stata resa obbligatoria dopo il documento arrivato dalla Regione sulla balneabilità del fiume – afferma Quadri –, le acque all’altezza di Cornate e Porto d’Adda sono sempre molto agitate e nel corso degli anni le morti avvenute dopo un tuffo in acqua sono sempre state protagoniste in estate. Quest’anno la Regione non ha ancora dato disposizioni in merito alla balneabilità delle acque e comunque il divieto permane nel comune di Cornate”.

Il divieto è ben evidenziato con diversi cartelli che ormai da anni campeggiano vicino alle sponde, sia sulla sponda brianzola che su quella bergamasca, ma nel corso degli anni sono decine le persone morte per annegamento: molti i giovani che credendo di farsi un tuffo in tutta tranquillità, sono state risucchiate dalle correnti e portate a fondo.

Foto di: Lorenzo Giglio