
Ha raccontato di essere stato aggredito e ferito con un colpo di pistola dall’ex affittuario del suo capannone industriale, ma in realtà si è sparato da solo con una pistola ricettata.
Ha raccontato di essere stato aggredito e ferito con un colpo di pistola dall’ex affittuario del suo capannone industriale, ma in realtà si è sparato da solo con una pistola ricettata.
Erano da poco passate le 18.45 di lunedì 24 giungo quando al 112 è arrivata una richiesta di aiuto da parte di M.B.M 47ennegeometra brugherese, amministratore di un capannone di via Cervino a Brugherio dove fino a qualche tempo fa lavorava una società in affitto, in cui l’uomo ha richiesto l’intervento di un’ambulanza e dei carabinieri per aver subito un ferimento da un colpo d’arma da fuoco.
Soccorso dal 118 inviato sul posto insieme ai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Monza, il geometra ha raccontato ai militari di essere stato aggredito da un individuo a volto scoperto che, entrato di soppiatto nel capannone industriale che amministrava, dopo avergli sparato al piede, si era dato alla fuga nelle vie adiacenti.
Medicato presso l’Ospedale di Vimercate, dove i medici hanno giudicato le ferite da arma da fuoco guaribili in venti giorni, il 47enne ha provato a spiegare il perché dell’agguato di cui sarebbe rimasto vittima. Secondo la sua versione dei fatti, alla base dell’aggressione vi sarebbe stato un contenzioso scaturito dal fallimento della società che occupava lo stabile.
I carabinieri però, effettuati i rilievi del caso, hanno ricostruito una dinamica dei fatti del tutto differente. Trovata proprio nel capannone la pistola con cui il geometra sarebbe stato colpito, i militari l’hanno esaminata unitamente alla scena del crimine. Non vi sarebbe stato alcun agguato. L’uomo si sarebbe infatti sparato da solo con una pistola Beretta calibro 22, il cui furto è stato denunciato il 19 gennaio 2011. M.B.M., è stato quindi denunciato a piede libero per simulazione di reato, ricettazione, detenzione e porto abusivo d’arma.