Alla Endurance 24 Cup anche Marco Tomagnone della Pavan Free Bike

Lo spirito no-limits, il grande fascino delle sfide impossibili, la voglia di esperienze indimenticabili, il pedalare di giorno e di notte, la sfida con se stesso e con i propri limiti, sono i motivi che hanno spinto da un paio danni Marco Tamagnone a correre in solitaria le 24 ore di mountain bike.
Lo spirito no-limits, il grande fascino delle sfide impossibili, la voglia di esperienze indimenticabili, il pedalare di giorno e di notte, la sfida con se stesso e con i propri limiti, sono i motivi che hanno spinto da un paio danni Marco Tamagnone a correre in solitaria le 24 ore di mountain bike. Rimanere in sella per tante ore è sempre piaciuto al 39enne di Cernusco sul Naviglio, ma limpresa che Marco ha realizzato questanno ha delle motivazioni straordinarie, le stesse che gli hanno fatto concludere in quinta posizione, su 190 partecipanti, il circuito endurance 24 Cup Mountain Bike.
In sella alla sua mountain bike ha visto alba e tramonti nelle quattro prove del circuito, la prima in aprile a Cremona sullanello ricavato nel Parco al Po, poi in giugno tra i panorami della Rivera di Ponente, sette giorni dopo in Friuli tra le colline di Stevenà Marco ha affrontato la sua terza 24 ore per poi concludere la sua avventura a Barbarano Vicentino domenica, con la 24 ore della Serenissima.
Nono a Cremona, quinto sia a Finale Ligure che a Stevenà, Marco nellultima 24 ore si è scontrato contro le maggiori difficoltà che si sono erte come un muro per centrare il suo obiettivo.
“Ero ben preparato dopo le prime tre 24 ore della Cup. Le prime ore sono andate bene ed ero in quinta posizione, filava tutto liscio. I miei guai sono iniziati a mezzanotte. Ho avuto dei problemi di digestione e ho deciso di fermarmi per quasi unora. Sono ripartito, ho fatto qualche giro e mi è successo ancora, mi sono fermato di nuovo, ho provato a ripartire, non volevo abbandonare la corsa. Purtroppo dopo averci riprovato, ho dovuto gettare la spugna alla una di notte arrivando molto indietro in classifica. Sono comunque strafelice per aver mantenuto il quinto posto nella classifica finale della 24 Cup”.
Ha raccontato così il portacolori di Pavan Free Bike la sua odissea nel vicentino, conclusa con il 28° posto nella 24 ore della Serenissima, rimasta unincompiuta. Dopo aver percorso in questa stagione centinaia di chilometri, lultima è stata la 24 ore più sofferta, ma anche quella che ha concluso una magnifica storia dove non ci sono stati avversari, ma compagni di avventura nonostante la classifica dove, pur in ambito competitivo, i fattori più rilevanti sono l’aggregazione, la voglia di divertirsi e di stare insieme facendo qualcosa in cui la passione e la determinazione prevalgono su tutto in uno scorrere lento del tempo.
fonte: ufficio stampa Pavan Free Bike