Dalla Tarsu alla Tares: nuova stangata per i monzesi

25 luglio 2013 | 08:15
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Dalla Tarsu alla Tares: nuova stangata per i monzesi

Approvate dal consiglio comunale, le nuove tariffe relative all’applicazione della tassa sui rifiuti sono una vera e propria mazzata per il portafogli.

Nuova stangata in arrivo per i cittadini monzesi. Messa in soffitta la Tarsu, ora il nuovo incubo dei contribuenti si chiama Tares. Approvate dal consiglio comunale, le nuove tariffe relative all’applicazione della tassa sui rifiuti sono una vera e propria mazzata per il portafogli.

La Tares, Tariffa Rifiuti e Servizi, è stata introdotta dal Governo Monti con il Decreto Legge “SalvaItalia” (n. 201 del 2011) e riguarda lo smaltimento e la raccolta dei rifiuti e di altri servizi comuni, quali illuminazione e manutenzione stradale, polizia municipale, anagrafe. Entrata in vigore l’1 gennaio 2013, per quest’anno verrà pagata a dicembre 2013, fino ad allora si continuerà a pagare la Tarsu.

E mentre in quel di Roma la discussione è ancora aperta, il comune di Monza in attesa dell’approvazione del bilancio, prevista per il 1 agosto, si è attrezzato portando a votazione la nuova imposta. Nel bilancio di previsione 2012, mentre la Tarsu prevedeva un’entrata di 16 milioni e 560 mila euro, la Tares prevede un incasso di oltre 22milioni e 450 mila euro. Carte alla mano le differenze saltano subito all’occhio: un delta di oltre 6 milioni di euro.

A mutare rispetto alla vecchia imposta però non sono solo le cifre: le novità riguardano anche il calcolo. La Tares dovrà essere pagata dai proprietari o occupanti di beni immobili che per la loro destinazione ed uso possono generare rifiuti. Di certo la nuova tassa non piace a nessuno ma a storcere maggiormente il naso saranno le famiglie più numerose che vivono in spazi ristretti. La base imponibile rimane, per gli immobili a destinazione ordinaria, la superficie catastale rapportata all’80%. Nel caso di civile abitazione privata, in visura catastale, della “superficie catastale”, la stessa dovrà essere dichiarata dal proprietario o occupante. Per la determinazione della tariffa si devono conoscere alcuni aspetti quali il numero dei residenti, l‘uso, la produzione media dei rifiuti ed altri parametri. All’importo così determinato (come precedentemente fatto per la TARSU) viene aggiunta la tariffa per i servizi indivisibili pari ad euro 0,30 per ogni metro quadro di abitazione.

Sono previste agevolazioni per istituti bancari e supermercati, e per alcuni esercizi commerciali tra cui: parrucchieri, fioristi, ristoranti, pescherie, pizzerie, bar, autofficine, ortofrutta, pescherie e fioristi.