La Regione aiuta i genitori separati

16 luglio 2013 | 10:59
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La Regione aiuta i genitori separati

Un contributo economico fino a 1.500 euro per i genitori separati in difficoltà economiche. Lo ha stanziato la Giunta della Regione Lombardia su richiesta della Lista Maroni e della Lega Nord che stanno approntando un progetto di legge regionale.

Un contributo economico fino a 1.500 euro per i genitori separati in difficoltà economiche. Lo ha stanziato la Giunta della Regione Lombardia su richiesta della Lista Maroni e della Lega Nord che stanno approntando un progetto di legge regionale. Primo firmatari della Legge è Antonio Saggese, consigliere della Lista Maroni e oltre che genitore separato anche molto attivo nelle associazioni, in particolare Papà Separati Lombardia.

«Per il 2013 Regione Lombardia ha stanziato 1 milione di euro per i genitori separati con figli minori – ha spiegato Saggese – ma per noi è importante prevedere forme di sostegno anche a quei genitori che si stanno separando e si trovano in un periodo di crisi non solo economica. Si tratta di un primo importante passo per la tutela dei genitori che devono affrontare le problematiche conseguenti ad una separazione, per tutti difficili».

Dagli utlimi dati Istat in Lombardia ci sono 1.100.000 famiglie separate o divorziate di cui circa il 60% con figli minori. Dati allarmanti che purtroppo tendono a crescere. «Questi numeri corrispondono alla fine a oltre, 1.300.000 di genitori, i cui problemi ricadono sulle spalle di nonni, altri familiari, nuovi partner e enti caritatevoli e la situazione sta iniziando a diventare critica», ha aggiunto.

Possono richiedere il contributo i genitori con uno o più figli minori, separati legalmente da non oltre tre anni, che si trovano, in seguito alla separazione, in situazione di grave e comprovato disagio economico. Per richiedere il contributo, il genitore deve essere residente in Lombardia da almeno 5 anni, vivere in una condizione di disagio dimostrato attraverso attestazione Isee e avere sottoscritto un patto di corresponsabilità. Per le famiglie in fase di separazione, separate o divorziate, è invece possibile richiedere interventi di sostegno erogati nell’ambito delle attività consultoriali. La domanda di accesso al contributo deve essere presentata, a partire da oggi, nella Asl di residenza, presso il Consultorio pubblico o privato accreditato e a contratto che ha manifestato presso la Asl competente l’adesione all’iniziativa.

«Si tratta di un primo importante passo per la tutela dei genitori che si trovano ad affrontare le problematiche conseguenti ad una separazione. Solo in Lombardia – conclude il consigliere Saggese – vi sono 1.100.000 famiglie separate o divorziate di cui circa il 60% con figli, quindi oltre, 1.300.000 di genitori, i cui problemi ricadono sulle spalle di nonni, altri familiari, nuovi partner e enti caritatevoli». Intanto la Regione sta iniziando a modificare la legge sugli affitti e soprattutto l’accesso da parte dei genitori separati alle graduatorie Aler, la creazione di un Fondo di solidarietà per gli insolventi che non riescono a pagare l’affitto per problemi economici e altre iniziative. Un percorso lungo ma molto importante per i cittadini.