Monza, la burocrazia “disarma” i vigili

9 luglio 2013 | 14:37
Monza, la burocrazia “disarma” i vigili

Nella fondina al posto della pistola il cellulare. Questo è ciò che accade a Monza a sei agenti della Polizia Locale che, a causa di un errore burocratico, da sette mesi girano per le vie cittadine senza alcuna arma con sé.

Nella fondina al posto della pistola il cellulare. Questo è ciò che accade a Monza a sei agenti della Polizia Locale che, a causa di un errore burocratico, da sette mesi girano per le vie cittadine senza alcuna arma con sé.

A sollevare la questione è stato il consigliere del Pdl Domenico Riga: «L’Amministrazione comunale non può permettere che gli uomini della polizia locale girino per le strade di Monza disarmati. – spiega Riga – I vigili, essendo dei pubblici ufficiali, hanno il dovere di intervenire qualora si trovassero in presenza di un reato e non possono certo farlo muniti di telefono, qua si parla della loro sicurezza».

Il consigliere del Pdl ha spiegato come in realtà la situazione venutasi a creare sarebbe frutto di un disguido burocratico, che non ha nulla a che fare con il comune di Monza: «I nuovi sei vigili assunti a gennaio non hanno ancora il porto d’armi che deve essere rilasciato dalla Prefettura di Milano. Si tratta di un documento che di norma viene consegnato in tre/quattro mesi mesi al massimo. So bene che l’errore commesso non è da imputare al comune ma, come cittadino oltre che come consigliere, ho fatto richiesta al sindaco affinchè si impegnasse con gli uffici a velocizzare la pratica».

Nel frattempo, in attesa che la questione si risolva e i vigili ottengano il porto d’armi, Riga ha proposto: «Credo che una soluzione per arginare il problema si possa trovare. Così come è accaduto a Milano, in accordo con le sigle sindacali, l’amministrazione potrebbe concedere agli agenti disarmati di svolgere mansioni d’ufficio, facendo uscire in strada quelli armati, almeno fino a quando si è in attesa dell’atto della Prefettura. Ho l’impressione che a Monza l’amministrazione Scanagatti voglia che gli agenti della Polizia Locale tornino a fare i vigili, utili sempre e solo più a fare “cassa” con lo strumento delle contravvenzioni, che a controllare e salvaguardare il territorio».