Per 62 milioni Monza vende i “gioielli di famiglia”

Per far quadrare i conti del nuovo bilancio la giunta di Monza mette in vendita i gioielli di famiglia. Tredici immobili in tutto che si spera possano fruttare circa 62 milioni e 400 mila euro.
Per far quadrare i conti del nuovo bilancio la giunta di Monza, guidata dal sindaco Roberto Scanagatti, ha deciso di mettere in vendita i gioielli di famiglia. Tredici immobili in tutto che si spera possano fruttare al comune monzese circa 62 milioni e 400 mila euro.
Scorrendo l’elenco saltano immediatamente all’occhio alcuni “volti noti”: da via Spallanzani agli ex Bagni pubblici di via Marsala, passando per l‘ex Inam, acquistato nel 2008 per 5 milioni di euro, e l’area Tpm, per la quale il comune spera di incassare poco più di 13 milioni di euro.
Nella lista dei “pezzi pesanti” immancabile, ormai è il caso di dire, compare via Appiani (6.462.500 euro), immobile che sin dal dopo guerra ha ospitato i servizi sociali e la cui messa all’asta in passato si era rivelata un buco nell’acqua, e l’ex area Fossati Lamperti che attualmente è sede di archivi, depositi comunali e uffici.
Tra le new entry l’area ex Fiera: il terreno tra viale Stucchi e viale Sicilia, se la sua vendita andasse in porto, costituirebbe per il comune di Monza una boccata d’ossigne da 5.585.500 euro. «Il ricavato che dovesse derivare dalle alienazioni– ha spiegato il sindaco Roberto Scanagatti – sarà destinato a finanziare investimenti in programma».